• Le attività di supporto abitativo del progetto Fami Roots wp5

    Il progetto Fami Roots wp5 si è proposto di fornire un supporto abitativo a Minori Stranieri Non Accompagnati ospiti presso comunità di accoglienza SIPROIMI-SAI sul territorio bolognese in vista dell’uscita dal progetto di accoglienza al raggiungimento della maggiore età. Pertanto, sono stati organizzati vari incontri con ragazzi e ragazze MSNA sulla ricerca abitativa a Bologna e dintorni: dalle prime attività informali, alle interviste individuali fino all’organizzazione di un webinar in cui sono state fornite loro tutte le informazioni necessarie per la ricerca alloggio sul territorio.

    Tale progetto è stato attivato grazie al finanziamento del fondo FAMI del Ministero dell’Interno e alla gestione da parte di un’equipe multidisciplinare composta da coordinatori, case manager, educatori, videomakers, fumettista, percussionista e mediatore linguistico-culturale.
    Si è sviluppato grazie alla preziosa partecipazione attiva degli ospiti e delle ospiti di alcune comunità di accoglienza MSNA, supportati dai coordinatori ed educatori.
    Sono state altresì fondamentali le testimonianze riportare ai MSNA di ragazzi e ragazze italiani e stranieri attualmente locatari di una stanza a Bologna e l’informativa fornita durante il webinar da una proprietaria di un’agenzia immobiliare a Bologna.

    Clicca qui per vedere il documentario ed il webinar
    Buona visione!

  • Edizione 2021 del City Camp dell’Accademy Fortitudo

    Fortitudo Pallacanestro comunica che, con l’estate ormai alle porte, è prossima alla partenza anche l’edizione 2021 del ‘City Camp’, organizzato da Academy Fortitudo.
    Nel contesto di una quotidianità che ancora non può essere quella che tutti speriamo di poter tornare a vivere il prima possibile ma che ci consente di poter lavorare nel pieno rispetto delle disposizioni tuttora in atto, l’Academy Fortitudo è lieta di poter riproporre quest’importante esperienza per tutti i ragazzi che vorranno vivere assieme agli istruttori un periodo di utile socializzazione reciproca e full immersion non solo di basket ma anche di tanti altri giochi e momenti di festa. Sempre sotto la supervisione del Responsabile Tecnico Federico Politi e come in occasione delle precedenti edizioni, anche questa sarà suddivisa in più settimane, con location a Bologna, all’interno dei Giardini del Velodromo, in via Don Orione 9.

    Il personale educativo di Società Dolce si occuperà del servizio di accoglienza al mattino (ore 8.00- 9.00) e di riconsegna (ore 12.30-13.30).

    Clicca qui per scoprire i dettagli del City Camp 2021
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  • Chiusa una porta si apre un portone

    Contestualmente alla chiusura del centro di accoglienza notturno VIS, che si trovava in zona Pilastro, il 10 maggio ne è stato aperto un altro: Villa Aldini, in un edificio a fianco della storica Villa Aldini, ottocentesca dimora del periodo napoleonico. Il Centro di accoglienza avrà le stesse funzioni e le stesse regole del precedente con alcuni vantaggi in più rispetto a prima. Non più camerate ma camere doppie, più bagni, una grande sala da pranzo e un grande salone con un tavolo da ping pong, carte, libri ed altro. Per raggiungere la struttura gli ospiti potranno usufruire di una navetta, messa a disposizione da Società Dolce, che ogni sera dalle 20 alle 23 li porterà alla Villa che si trova a due passi dalla Chiesa dell’Osservanza, poiché a quell’ora non sono più disponibili i bus Tper. E’ un luogo immerso nel verde con una vista splendida su Bologna. Per persone che si trovano nella condizione di senza dimora, essere in un luogo non solo confortevole e funzionale, ma anche circondato dalla natura, è sicuramente un rimedio alle proprie alle sofferenze, che ridà dignità a sè stessi. La Bellezza non sempre guarisce ma sicuramente cura, e questo luogo è molto bello. Grazie anche al gran lavoro compiuto dall’equipe e dalla rete fatta di individui che vi hanno profuso molta energia per realizzarlo.

  • Ti voglio verde

    “Il verde è il colore principale del mondo, e ciò da cui nasce la sua bellezza.” (Pedro Calderon de la Barca)

    Abbellire uno spazio, trasformandolo in ‘territorio di prossimità’, per il benessere  di chi vi abita, questo è il senso del Laboratorio “Ti voglio verde” della Laboratorio di Comunità Belletrame. Qui, il 5 maggio, alcuni ospiti del Beltrame, di Casa Willy insieme ad alcuni frequentanti del Laboratorio E20 e ad alcuni  cittadini del quartiere hanno iniziato a  risanare un fazzoletto di terra dietro l’edificio, liberandolo dalle cartacce, dai rifiuti e dalle sterpaglie per poi recintarlo e collocarci dei vasi in cui in seguito seminarci delle piante. E’ ormai noto che prendersi cura del verde ha effetti benefici sul corpo e sulla mente . Ci sono molte testimonianze a proposito. Quindi qui il primo passo è stato fatto e da ora ogni mercoledì il viaggio continua…

    Il giorno 26 maggio la cooperativa Agriverde torna con un Cantiere  Bel-verde alle ore 15,00
    “Verde, ti voglio verde. Verde vento. Verdi rami…verde carne. Capelli verdi”  (Federico Garçia Lorca)

     

     

  • Incontri in natura a Molinella

    Dal 25 maggio, presso il Parco di Via Pedrelli di Molinella, sono in programma gli incontri in natura gratuiti rivolti a mamme in attesa e alle neomamme: un momento per incontrarsi e confrontarsi, per condividere emozioni e sentimenti che caratterizzano queste delicate fasi e per prendersi cura del proprio corpo.
    I gruppi saranno condotti da Licia Vasta, coordinatrice pedagogica del Comune di Molinella e da un’esperta di Pilates, e si attiveranno con un minimo di 5 iscritti fino a un massimo di 10.

    Di seguito il calendario:
    martedì 25 maggio ore 10.30 > Attività di Pilates
    giovedì 27 maggio ore 10.30 > Chiacchiere Massaggiate
    martedì 1 giugno ore 10.30 > Attività di Pilates
    lunedì 7 giugno ore 10.30 > Chiacchiere Massaggiate
    martedì 8 giugno ore 10.30 > Attività di Pilates
    lunedì 14 giugno ore 10.30 > Chiacchiere Massaggiate
    martedì 21 giugno ore 10.30 > Attività di Pilates.

    Gli incontri, della durata di 90 minuti circa, sono gratuiti.
    Per informazioni e iscrizioni: Chiara 331 6175785 – [email protected]

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  • Un riconoscimento al personale di Villa Paola

    Congratulazioni a tutto il personale di Villa Paola che oggi, 14 maggio 2021, ha ricevuto un riconoscimento da parte dell’ordine degli infermieri.
    Rola Cristina, fisioterapista dell’AUSL Bologna e Celeste La Riccia, infermiera AUSL Bologna hanno consegnato la pergamena che ringrazia tutto il personale che “con impegno, abnegazione e professionalità hanno garantito efficacia e affidabilità in tutte le sfide quotidiane che questo periodo di incertezza ha posto innanzi a noi”.

     

  • NUOVE TARIFFE PER GLI HOSPICE DELL’EMILIA ROMAGNA

    Dalle circa 3.800 persone con patologie croniche o degenerative, impossibilitate ad essere assistite a casa e prese in cura nel 2009 dagli hospice emiliano romagnoli, si è arrivati ad oltre 5.000 nel 2020. Anche le giornate di degenza sono cresciute: da poco più di 67.000, a poco meno di 87.000.

    Eppure, questi luoghi eletti per le cure palliative, capaci di migliorare la qualità di vita dei malati con malattie inguaribili e delle loro famiglie, in Italia non sono ancora regolati da un sistema tariffario nazionale.

    La Giunta regionale dell’Emilia Romagna, con la delibera n. 613 del 3 maggio 2021 “Adeguamento della tariffa per prestazioni erogate dalle strutture residenziali per le cure palliative (hospice) della regione Emilia-Romagna a decorrere dall’1/01/2021” ha portato il contributo giornaliero per paziente dai 197 euro di undici anni fa, a 230 euro. Un ritardo che è pesato interamente sui gestori, capaci tuttavia di mantenere alta la qualità dei servizi.

    Le nuove tariffe permetteranno d’investire ulteriormente nella personalizzazione dell’intervento, in una logica di continuità delle cure a persone estremamente fragili, come spiega con soddisfazione Pietro Segata, presidente di Società Dolce, gestore dell’hospice “Villa Adalgisa” di Ravenna: “Apprezziamo che nonostante l’emergenza Covid, l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, abbia saputo chiudere un capitolo aperto da troppo tempo. In questi anni abbiamo garantito la migliore assistenza e appropriatezza delle cure, ma da oggi potremo operare con maggiore serenità e innovazione”.

    Anche Alberto Alberani, presidente di Legacoopsociali Emilia Romagna, apprezza la svolta: “La Regione – dice –  ha recepito le richieste degli enti del Terzo Settore gestori di hospice, dopo un importante confronto e dialogo fra diversi soggetti. In particolare, la delibera riconosce gli interventi svolti da professionisti altamente qualificati, remunerando adeguatamente il costo giornaliero di un servizio molto complesso e condizionato da tante variabili, non solamente sanitarie. Non è casuale che in questi anni la rete degli hospice abbia evidenziato l’importanza dell’incontro fra vari soggetti, quali cooperative sociali, fondazioni, associazioni di parenti, volontariato, aziende sanitarie locali, Regione, determinando servizi che cercano di valorizzare i diversi apporti. Legacoopsociali Emilia Romagna è stata con grande piacere sollecitata da Società Dolce, che come Proges e Auroradomus gestisce un importante hospice, permettendo il rafforzamento della rete dei diversi gestori, anche attraverso un confronto con i tanti sistemi di accreditamento regionale.”

    L’accreditamento degli hospice prevede, per i prossimi mesi, una novità: la figura del direttore sanitario, come per i servizi della salute mentale e delle dipendenze: “Un riconoscimento – continua Alberani –  dell’importanza di questa tipologia di servizi, per i quali ci aspettiamo che anche grazie ai fondi del Pnrr, possa prevedersi un aumento di posti e di nuovi servizi.”

    Michela Bolondi, presidente di Proges e gestore dell’hospice di Piacenza “La Casa di Iris”, sottolinea la collaborazione tra gli hospice emiliano-romagnoli al tavolo congiunto con la Regione e l’obbiettivo raggiunto. Tariffe ferme da oltre dieci anni, senza nessun adeguamento economico, a fronte di costi di gestione sempre più alti, a cui si sono aggiunte variabili significative, messe in luce dall’emergenza pandemica: “La filosofia dell’hospice – spiega Bolondi –  è di attivare le giuste cure palliative per il paziente e per la sua famiglia. Le risorse economiche sono fondamentali per rendere la permanenza del malato e dei suoi cari il più protetta possibile e “su misura”. Formazione per il personale su accompagnamento, accoglienza e cura, supporto di figure esterne, attività finalizzate, presidi e ausili in aggiunta a quelli classici. “La casa di Iris” ha puntato sulla formazione, con un costo sostenuto quasi interamente dal gestore, ma ha permesso di rispondere bene a tutte le sollecitazioni. Durante la pandemia si è rimodulata l’organizzazione, considerando tutti i pazienti in ingresso potenzialmente positivi. In collaborazione con la Rete delle cure palliative e con l’Ausl abbiamo attivato progetti speciali, dove sono state riconosciute le spese aggiuntive sostenute per il Covid”.

    L’hospice di Piacenza è supportato dall’Ausl e dall’associazione “Insieme per l’hospice” fin dal 2011. I volontari sono una risorsa preziosa, come i familiari, molti dei quali hanno effettuato donazioni. La sensibilità e l’attenzione non sono mai mancati. Nemmeno dalla Regione: “L’aumento di retta – conclude Bolondi – servirà ad implementare percorsi di miglioramento e coprirà costi di gestione insostenibili coi parametri di undici anni fa e un 2020 in prima linea”.

    Dei volontari parla anche Mario Pretolani, consigliere dello IOR, Istituto oncologico romagnolo: “Gli hospice hanno continuato a vivere grazie al volontariato, che raccoglie donazioni a sostegno delle attività svolte. Il contributo che lo IOR porta all’hospice di Ravenna è molto apprezzato dalla base dei nostri volontari e resta un punto importante nella nostra attività, perché le cure palliative, per una persona terminale, significano migliore qualità di vita, minore sofferenza e assistenza da parte di personale altamente specializzato. È un accompagnamento insostituibile. La delibera della Regione ci permette di investire, migliorando i servizi e potenziando l’assistenza domiciliare per i pazienti dimessi dagli hospice”.

    Ma questo sarà un nuovo capitolo su cui lavorare.

  • La mortalità generale nella Città Metropolitana di Bologna e nel comune capoluogo nel 2020 e a gennaio 2021

    Nel 2020 nella città metropolitana di Bologna si sono registrati 13.330 decessi imputabili a tutte le cause di morte, con un incremento di mortalità generale pari in termini assoluti a 1.487 unità (+12,6%). L’impatto della pandemia nel territorio metropolitano nel 2020 in termini di maggiori decessi è stato quindi più contenuto rispetto alla media regionale (+17,2%) e anche a quella nazionale (+15,6%).
    L’analisi dei decessi per mese evidenzia nel territorio metropolitano di Bologna una forte concentrazione nei bimestri marzo-aprile (+729 unità) e novembre-dicembre (+811): in questi quattro mesi si è infatti determinato un incremento di mortalità di 1.540 unità, che risulta addirittura più elevato dell’intera variazione annua.

    L’analisi a livello metropolitano delle variazioni dei decessi per classi di età evidenzia tendenze simili a quelle regionali. Fino ai 44 anni non si registra un impatto letale significativo della pandemia e i valori assoluti dei decessi sono quasi sempre inferiori ai valori medi del quinquennio 2015-2019 (-2 unità da 0 a 14 anni, +4 unità fra 15 e 24 anni, -5 fra 25 e 34 anni e infine -21 fra 35 e 44 anni). Nel territorio metropolitano si registra un valore della mortalità più contenuto rispetto alla media 2015-2019 anche nella classe da 45 a 54 anni (-17 decessi) e il segno si inverte a partire dalla classe 55-64 anni (+62 decessi). Molto pesanti appaiono anche nella realtà metropolitana gli effetti letali della pandemia sulla popolazione anziana (+133 decessi fra 65 e 74 anni, +321 fra 75 e 84 anni e infine +1.013 fra le persone in età superiore a 84 anni). Purtroppo la maggiore mortalità registrata nel 2020 fra le persone anziane spiega quindi il 98,7% della variazione negativa dei decessi totali avvenuti nel 2020 nel territorio metropolitano.

    Clicca qui per leggere lo studio completo “L’impatto della pandemia sulla mortalità generale in Emilia-Romagna e nella Città Metropolitana di Bologna nel 2020 e nei primi mesi del 2021”
    a cura di Gianluigi Bovini e Franco Chiarini

    (image @articular)

  • Un drone alla CRA Nevio Fabbri

    Alla CRA “Nevio Fabbri” di Molinella (BO), gli anziani riprendono ad uscire. Dopo la vaccinazione anti Covid-19, pian piano si torna alla normalità e, complici le belle giornate di sole, le attività di animazione si svolgono nel parco della struttura, oggi Covid free e al pieno della sua capienza.
    Tra letture di giornale, discussioni su temi di attualità, canti e chiacchiere, c’è anche il momento della ginnastica all’aperto, per un pieno di benessere e salute. Con una novità: il volo del drone. Nel grande prato, il coordinatore Giuseppe Vito ha mostrato agli ospiti entusiasti, come si telecomanda un drone e a cosa serve. Al termine, hanno guardato insieme le foto scattate dal cielo, che li riprendono dall’alto.

  • Nevio Fabbri

    Situata nella pianura padana a metà strada tra Bologna e Ferrara, nella cittadina di Molinella, si trova la Casa Residenza Anziani Nevio Fabbri, sviluppata interamente su un unico piano a valenza socio-assistenziale rivolta ad accogliere le persone anziane non autosufficienti con differenziati bisogni di assistenza socio-sanitaria.
    Oltre agli ambienti colorati e specificatamente arredati e ai percorsi interni protesici e funzionali, gli ospiti hanno la possibilità di godere di un ampio giardino e di una cucina interna. Tutte le camere sono dotate di servizi dedicati, aria climatizzata, telefono, tv e letti ortopedici ad altezza variabile.
    All’interno si trova la sala da pranzo con uscita diretta sul cortile esterno, oltre alla palestra dove  si pratica la fisioterapia di gruppo ed individuale.
    Lungo il corridoio si trovano inoltre l’infermeria, la reception, le guardiole degli operatori ed una piccola cappella in cui pregare.