• Progetto Nipoti di Babbo Natale

    Il progetto di cui vi parliamo e a cui ha aderito la RSA CDI Papa Giovanni XXIII di Trescore Balneario (BG), si chiama “Nipoti di Babbo Natale” e viene presentato con queste parole da parte dell’associazione promotrice Un Sorriso In Più Onlus: Arriva dicembre e per tutti inizia la ricerca del regalo perfetto: l’idea giusta, un pensiero speciale confezionato con carta e nastrini colorati, che sappia esprimere in un solo istante quanto teniamo alla persona che lo riceve. Ma per chi il Natale lo trascorrerà lontano da casa, lontano dai propri affetti, per chi parenti non ne ha, o non ne ha più, il 25 di dicembre può rivelarsi un momento di solitudine. Grazie al progetto “Nipoti di Babbo Natale” tutti possono realizzare il sogno di un anziano che vive in casa di riposo: un piccolo gesto che si trasforma in qualcosa di magico”.
    In cosa consiste? Il progetto mette a disposizione la piattaforma “Nipoti di Babbo Natale” ad uso delle residenze per anziani di tutta Italia, che vogliono far vivere un Natale magico ai propri ospiti. I desideri vengono caricati online direttamente dagli operatori delle case di riposo, senza alcun filtro da parte dell’organizzazione ma con alcune regole da rispettare. Chiunque può scegliere il desiderio da realizzare, cliccando sul pulsante “Voglio regalare”. Il donatore potrà compilare un modulo con i propri dati e in pochi secondi riceverà una mail di verifica al proprio indirizzo e verrà direttamente contattato dagli operatori della struttura per concordare le modalità di consegna. Più di 2500 sono i desideri a tutt’oggi esauditi.

    Un progetto semplice, che noi operatori della RSA di Trescore Balneario abbiamo subito abbracciato con entusiasmo, perché portatore di una grande forza, ovvero quella di offrire la possibilità alla persona anziana di poter ancora esprimere un Suo desiderio. Qualcosa che ai più può sembrare banale, ma per un anziano che si trova in una RSA dove spesso ormai sono gli altri a decidere per te, riscoprirsi ascoltati e legittimati ha un valore immenso. Molto emozionanti sono stati i momenti della consegna dei desideri dove l’Ospite ha vissuto a pieno la sensazione che qualcuno abbia pensato a lui, spendendo tempo e risorse!
    E tutto nel periodo del Natale, che per molti è caratterizzato da grande solitudine e nostalgia, dove il pensiero dei nostri cari che se ne sono andati torna prepotente ogni giorno. Ed ecco che qualcosa di inaspettato accade! Un progetto significativo, che permette anche a tutti noi di vivere questi particolari giorni accompagnati dallo spirito originario che dovrebbe permeare la vita di ognuno, e magari non soltanto il 25 dicembre.

    A cura di Laura Carlozzo
    Educatrice Rsa Papa Giovanni XXIII

  • La cura del lavoro

    Seneca e Società Dolce presentano i risultati del percorso biennale di ricerca-formazione-azione “La cura del lavoro” sul tema dello stress lavoro correlato nei servizi educativi all’infanzia giovedì 6 febbraio 2020 dalle ore 9.00 alle ore 13.30 presso l’Ex Oratorio di S. Filippo Neri in via Manzoni 5, Bologna.

    L’evento sarà introdotto da Caterina Segata, responsabile Servizi 018 di Società Dolce, e Renzo Colucci, direttore dell’ente di Formazione Seneca.
    Il progetto di ricerca sarà presentato da Barbara di Tommaso Co-conduttrice del percorso ed esperta nella progettazione sociale.

    Seguirà una tavola rotonda coordinata da Pietro Ravagli responsabile risorse umane e IT- RSPP Società Dolce alla quale parteciperanno Maria Cristina Volta servizio politiche sociali e socioeducative, Regione Emilia Romagna, Francesco Saverio Violante direttore Scuola di Specializzazione Medicina del Lavoro Università di Bologna, Stefano Grandi formatore e consulente e Lucia Balduzzi coordinatore del corso di laurea in Educatore nei servizi per l’infanzia Università di Bologna.

    L’evento ha  il patrocinio del Dipartimento di Scienze Dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” e del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche.
    Per iscriversi all’evento https://www.senecabo.it/iscrizioni_cura_del_lavoro/

    Programma dell’evento

  • UN MANDALA PER “LE ALI DI ALICE”

    Se nella tradizione religiosa buddista e induista, il Mandala è la rappresentazione simbolica del cosmo, nella letteratura greca il mondo nasce da Gea, la Terra, la cui vocazione è partorire, generare. Apparentemente lontane, le due culture si sono incontrate nell’esperienza promossa da Società Dolce e da Annamaria Stanghellini, titolare della cattedra di Illustrazione all’Accademia delle Belle Arti di Bologna, presso il nido d’infanzia “Le Ali di Alice”. Sotto la guida della docente, mamme e bambini hanno colorato insieme Mandala di giallo, bianco, rosso, verde, blu, i colori degli elementi vitali, terra, acqua, fuoco, aria e spazio.

    La partecipazione di Società Dolce al progetto “Mandala, un intervento urbano”, all’interno di Art City e Artefiera Bologna, fa parte dell’evento promosso dalla cattedra Unesco dell’Università di Genova e organizzato dall’Associazione L.G.Inner Joy in collaborazione con Kunpen Lama Gangchen, Comune di Bologna, Acer, Genus Bononiae, e altri partner, conclusosi con la realizzazione di un Wall Painting in forma di Mandala, dell’artista 2501. Un’opera sulla facciata di un immobile urbano, per promuovere il valore estetico e di benessere, di spazi cittadini.

    Gli effetti benefici dei Mandala sono noti: prevenire lo stress, favorire il rilassamento e la meditazione, recuperare la calma e la concentrazione, creare soddisfazione e infondere un senso di piacere e appagamento. Tutti obbiettivi che Società Dolce persegue da sempre, mettendo al centro le persone affidate alle cure dei suoi operatori, promuovendo il loro benessere in molteplici forme.

  • A CASA MILA, LA BOTTEGA DI PROSSIMITÀ

    Gli spazi di accoglienza di Società Dolce diventano anche laboratori di comunità e luoghi di prossimità. Presso Casa Mila, servizio che accoglie mamme e bambini migranti, apre la Bottega di Prossimità, dove imparare a lavorare il legno, costruire una piccola officina per riparare biciclette, o diventare ciappinaro, per aggiustare un po’ di tutto. Non solo impresa, il laboratorio è aperto anche a chi desidera risolvere piccoli problemi pratici da sé. Giovani e anziani, studenti e lavoratori, esperti e principianti, Senza il Banco Società Dolce, gestore del servizio per il consorzio L’Arcolaio e ASP, vi aspettano per la prima prova pratica, lunedì 27 gennaio dalle 17.30 in via dell’Arcoveggio 56/4, a Bologna.

    “Non ci accontentiamo più solo della buona gestione – affermano Mariarosa Amato e Chiara Roccatagliata, coordinatore e referente della struttura – ma vogliamo perseguire un positivo impatto sociale sulla comunità, costruendo sinergie tra attori diversi. L’abitare, quando è accompagnato da buone relazioni e da azioni di welfare, produce benessere e diventa sempre più protagonista della qualità di vita del territorio”.

    Per informazioni e iscrizioni: [email protected]

    Guarda il volantino

  • Storie per tutti

    Nell’era digitale, insegnare il piacere della lettura ai più piccoli è importante, perché apre mondi che Internet non potrà mai raggiungere: quelli della loro fantasia.
    Storie per tutti” è un progetto di letture ad alta voce accessibili, per bambini dai 3 agli 8 anni, raccontate da cantastorie disabili e non, competenti nel campo dell’educazione e della letteratura per l’infanzia, l’illustrazione, la musica, il teatro ed il cinema.
    Nato in collaborazione col Centro Documentazione Handicap di Bologna per offrire un’esperienza d’inclusione attraverso il racconto ai bambini che non accedono al libro e alla lettura in modo convenzionale, “Storie per tutti” ha aperto le festività natalizie presso il Centro di transizione abitativa e di pronta accoglienza “San Sisto”, gestito da Società Dolce per il Consorzio L’Arcolaio. Ad accompagnare la lettura, un buffet dal mondo per le famiglie, con piatti tradizionali cucinati dagli ospiti del Centro e il ritmo della musica reggae di Forelock.
    Nei giorni successivi, cinema per i più piccoli, tombola e il laboratorio Picture home made – Creare osservare fotografare la natura attraverso la materia”. Scarti trasformati in filtri, trame e texture, per ispezionare la realtà ed immortalarla attraverso l’obiettivo fotografico. Ogni bambino è stato invitato a costruire il proprio kit esplorativo, usando i materiali disponibili: coni, specchi, rocchetti di filo, tubi, cornici, tessuti e materiali con fori e trasparenze e, al termine a scattare una foto, esposta al pubblico.
    Le feste si sono concluse il 6 gennaio, con la Dolce Sveglia della Befana per i più piccini.

  • UNA LEGGE BUONA

    L’Hospice “Villa Adalgisa” di Ravenna, gestito da Società Dolce, ha ospitato ed è stato protagonista, attraverso Sara Ori, direttrice sanitaria del servizio, dell’interessante convegno “Le disposizioni anticipate di trattamento”.
    Un tema molto attuale e oggetto di dibattito, trattato da Stefano Canestrari, ordinario di Diritto Penale presso l’Università di Bologna, con chiari riferimenti ai principi bioetici e biogiuridici della Legge n. 219 del 22/12/2017, coadiuvato da Maria Gabriella Di Pentima, avvocato forlivese, sulla disciplina in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento (DAT).

    La legge sancisce che ognuno ha diritto di conoscere le proprie condizioni di salute, o di non esserne informato, indicando una persona di fiducia che sia tramite col medico. Facile comprendere come al centro della materia vi sia il rapporto tra medico e paziente. È il medico, che di fronte al rifiuto di un trattamento salvavita, deve interagire col paziente, anche più volte, superando atteggiamenti ideologici e, in ultimo, rispettandone la volontà, sulla base di un diritto all’inviolabilità del corpo e non come diritto di morire.
    Il medico, inoltre, come ha ben spiegato Sara Ori, può sempre ricorrere alla sedazione palliativa continua, per un decesso senza dolore, che non è eutanasia o suicidio assistito, ma un trattamento sanitario pianificato e condiviso. “Il concetto fondamentale – ha spiegato Stella Coppola, responsabile di “Villa Adalgisa” per Società Dolce – è la possibilità di morire senza sofferenza ed è questo punto che unisce tutte le diverse posizioni ideologiche e religiose.”