• Casa delle Fragole

    La Comunità Educativa Casa delle Fragole accoglie ragazze e ragazzi di età compresa tra i 9 ed i 18 anni italiane/i e straniere/i segnalati dai Servizi Sociali territoriali e Minori stranieri non accompagnati senza alcun riferimento genitoriale in suolo italiano.
    La Comunità è aperta h24, eccetto 2 settimane durante il periodo estivo (luglio-agosto) quando si svolgono i soggiorni estivi  fuori città.

    Casa delle Fragole è aperta dal gennaio 2004 e risponde alla Direttiva 1904/2011

  • “Ritroviamoci in Lunetta”: festa mercato del riuso nel parco Lunetta Gamberini

    Evento finanziato dal Patto di Collaborazione tra Quartiere Santo Stefano e associazione Naufragi.
    Naufragi, attraverso Laboratorio E20, servizio di ASP Città di Bologna, gestito da Cooperativa Sociale Società Dolce, ha messo a disposizione i fondi previsti dal Patto per la realizzazione di un evento che ha visto coinvolte diverse realtà del territorio: Associazione “Il tuo amico portiere”, Associazione “Golem’s Lab”, Associazione “Gondolin”, Associazione AISA, Centro sociale Lunetta Gamberini, Scuola di musica Alfredo Impullitti, rappresentanze di genitori delle scuole del Quartiere.

    Al termine di un’estate un po’ diversa dalle precedenti, nella quale siamo arrivati tutti a passi incerti e spaesati dopo l’esperienza del lockdown, la Rete delle realtà sopracitate ha organizzato un evento aperto alla cittadinanza, “Ritroviamoci in Lunetta”, con lo scopo di offrire al territorio un momento di svago e di divertimento, connettendo diversi ambienti e contesti.
    La festa si è svolta domenica 20 settembre 2020 presso il parco Lunetta Gamberini, dove sono stati accolti una quarantina di espositori tra adulti e bambini, dando luogo ad una manifestazione vivace e colorata. E’ stata inoltre originale e interessante la proposta di diversi giochi da tavolo e di strategia inventati e realizzati dalle associazioni Golem’s Lab e Gondolin.

    Da sottolineare l’ottimo gioco di squadra avvenuto tra la Presidenza e l’ufficio Reti del Quartiere e le diverse associazioni, che in pochissimo tempo hanno realizzato questa festa cittadina: “Il mio Amico Portiere” ha gestito l’info-point e tutte le prenotazioni degli espositori, AISA ha garantito lo svolgimento in buon ordine e sicurezza di tutto l’evento, il centro sociale “Lunetta Gamberini” ha offerto un punto ristoro di qualità. La festa è stata animata da uno spettacolo realizzato da Teatro Ridotto, dai concerti e prova di strumenti offerti dalla scuola di musica Alfredo Impullitti, e dall’intrattenimento proposto da “Batman e Robin”. La giornata si è quindi conclusa con un’interessante passeggiata storico-culturale nel parco a cura di Micol Mazzeo.

    Nika
    Équipe
    Laboratorio E20

  • Vittoria sul Covid-19: 1600 operatori dell’infanzia e della scuola lavorano con Società Dolce

    In Italia, i nidi e le scuole per l’infanzia hanno riaperto le porte a settembre, ma per Società Dolce non si è trattato di una ripartenza. In Emilia, infatti, durante l’estate 2020, la cooperativa ha gestito oltre 60 centri estivi, per conto di enti pubblici, o privatamente, accogliendo 3.000 bambini e ragazzi da 1 a 14 anni e coinvolgendo oltre 750 persone, tra personale educativo e ausiliario.Ai primi del mese, i 50 nidi e le 5 scuole dell’infanzia gestite da Società Dolce  hanno riaperto con la solita capienza, dando lavoro a 550 operatori, tra educatori, insegnanti e personale ausiliario. A Bologna, Anzola, Argelato, Bentivoglio, Calderara, Casalecchio di Reno, Castello d’Argile, Castenaso, Crevalcore, Monterenzio,  Monte San Pietro, Monzuno, Ozzano, Pianoro, Sala Bolognese, San Giorgio di Piano, San Giovanni in Persiceto, San Lazzaro di Savena, San Pietro in Casale, Valsamoggia, ma anche a Ferrara e Terre del Reno, a Modena, Maranello e Vignola, a Parma e Fidenza, i servizi per l’infanzia accolgono ogni giorno complessivamente 2.100 bambini, tra 0 e 3 anni e 200 bambini tra i 3 e i 6 anni.Altri 350 bambini 0/6 anni potranno presto godere di ulteriori 15 servizi in avvio, tra Centri Bambini e Famiglie, Ludoteche e Spazi Bimbi, mentre con l’avvio dell’anno scolastico 2020-2021, sono ripartiti anche i servizi integrativi scolastici pre e post scuola e per l’assistenza all’handicap, attività per la quale sono stati assunti circa 300 operatori.Mentre il nostro Paese affronta quella che è forse la più grave crisi economica degli ultimi anni, dall’estate ad oggi le attività di Società Dolce rivolte ai più piccoli hanno garantito lavoro e reddito a 1.600 persone e alle loro famiglie.

  • Musica e bellezza al CANT di Parma

    Le veloci trasformazioni urbane dell’ultimo decennio mostrano che oggi la parola chiave è paesaggio e che vi è una particolare sensibilità a scenari e contesti di disagio e di periferia, con un’attenzione ai beni comuni, in un patto di urbanità condivisa.
    I luoghi segnati da condizioni di svantaggio, come i dormitori, fanno parte del paesaggio cittadino, sono diventati spazi aperti, laboratori per l’inclusione e anche di cultura. Con bellissimi risultati, come la partecipazione all’evento di inaugurazione del Festival Verdi Off 2020, svoltosi qualche giorno fa presso la Casa di Accoglienza “E. Sicuri” di Parma, dove il gruppo Mind For Music, formato da giovani del conservatorio, ha interpretato le più famose arie verdiane, brani di Ennio Morricone, Nicola Piovani e Astor Piazzolla, concludendo con le note del Va Pensiero.

    Un altro passo dell’équipe di Società Dolce, per portare cultura e bellezza dov’è insolito trovarle, nell’ambito del progetto “La Cultura Cura”, di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21, dedicato al benessere collettivo.
    Gli ospiti hanno ascoltato in silenzio la musica, assaporando ogni brano e dimostrando apprezzamento, insieme agli operatori e ai volontari dell’Assistenza Pubblica di Parma. La serata si è conclusa con un aperitivo in compagnia, offerto dalla cooperativa.

    Giulia
    Cant, Parma

  • Papa Giovanni XXIII

    L’attuale edificio destinato a Residenza Sanitaria per Anziani (RSA) risale alla seconda metà degli anni Trenta dello scorso secolo, quan­do la società Dalmine decise di istituire una Colonia crenoterapica per i figli dei propri dipendenti, ai quali offrire le cure delle acque termali di Trescore.

    Fino a quel periodo, dove oggi si trova il parco pubblico e il Centro anziani, sorgevano abitazioni che ospitavano una ventina di famiglie. Originariamente la proprietà era della famiglia di Antonio Bartoli che vi aveva impiantato, all’inizio del XX secolo, un’azienda per la pro­duzione e la selezione del seme dei bachi da seta, attività allora fiorente a Trescore dove esisteva anche lo stabilimento bacologico nazionale presieduto dal più volte sindaco cav. Pietro Ambiveri, pre­sidente europeo degli allevatori.

    Il nucleo centrale dell’edificio, nella parte prospiciente via Resistenza, prima delle modifiche apportate da Bartoli e dalla Dalmine, risale al secolo XVI: a tale epoca appartengono alcuni affreschi opportunamente restaurati.

    La località, oggi compresa tra la stessa via Resistenza e via Damiano Chiesa, chiamata Molèta e sui registri dell’archivio parrocchiale “la Muletta”, nella seconda metà del Quattrocento risulta posseduta dalla famiglia Casali: piccoli proprietari terrieri che, sino all’estinzione a fine Ottocento, hanno dato alla comunità di Trescore validi amministratori pubblici, sacerdoti e religiosi.

    Il trasferimento della RSA in questa sede è avvenuto nel novembre del 2003 con l’inserimento degli ospiti dalla Casa di riposo par­rocchiale che aveva sede in via Locatelli, di fianco alla chiesa.

    La struttura residenziale oggi può ospitare 61 anziani non autosufficienti provenienti da Trescore Balneario e dal territorio provinciale e 8 anziani per il centro diurno integrato.

  • San Paolo

    “San Paolo” è la nuova e moderna Residenza Sanitaria Assistenziale situata nel cuore del Comune di Azzano San Paolo, alle porte della città di Bergamo. Inaugurata a giugno 2012, la struttura a valenza socio-sanitaria-assistenziale accoglie, in via continuativa o in via temporanea, le persone anziane la cui permanenza al proprio domicilio non è più perseguibile.
    Uno degli obiettivi principali della R.S.A. è quello di far sentire gli ospiti a casa.
    Gli ambienti costituiscono un contesto gradevole, familiare e curato. Le camere ben arredate, climatizzate e con letti ortopedici ad altezza variabile sono situate nei pressi degli spazi comuni (sala ristoro, palestra, cappella, sala da pranzo e soggiorno).
    La struttura si pone come risorsa al servizio del cittadino anziano integrandosi con i servizi territoriali e garantendo una qualità di vita il più possibile elevata all’ospite, considerandone i peculiari bisogni psichici, fisici e sociali, attraverso un’assistenza socio-sanitaria-assistenziale qualificata e con il coinvolgimento diretto della famiglia.

  • Papa Giovanni XXIII

    L’attuale edificio destinato a Residenza Sanitaria per Anziani (RSA) risale alla seconda metà degli anni Trenta dello scorso secolo, quan­do la società Dalmine decise di istituire una Colonia crenoterapica per i figli dei propri dipendenti, ai quali offrire le cure delle acque termali di Trescore.

    Fino a quel periodo, dove oggi si trova il parco pubblico e il Centro anziani, sorgevano abitazioni che ospitavano una ventina di famiglie. Originariamente la proprietà era della famiglia di Antonio Bartoli che vi aveva impiantato, all’inizio del XX secolo, un’azienda per la pro­duzione e la selezione del seme di alberi per il baco da seta, attività allora fiorente a Trescore dove esisteva anche lo stabilimento bacologico nazionale presieduto dal più volte sindaco cav. Pietro Ambiveri, pre­sidente europeo degli allevatori.

    Il nucleo centrale dell’edificio, nella parte prospiciente via Resistenza, prima delle modifiche apportate da Bartoli e dalla Dalmine, risale al secolo XVI: a tale epoca appartengono alcuni affreschi opportunamente restaurati.

    La località, oggi compresa tra la stessa via Resistenza e via Damiano Chiesa, chiamata Molèta e sui registri dell’archivio parrocchiale “la Muletta”, nella seconda metà del Quattrocento risulta posseduta dalla famiglia Casali: piccoli proprietari terrieri che, sino all’estinzione a fine Ottocento, hanno dato alla comunità di Trescore validi amministratori pubblici, sacerdoti e religiosi.

    Il trasferimento della RSA in questa sede è avvenuto nel novembre del 2003 con l’inserimento degli ospiti dalla Casa di riposo par­rocchiale che aveva sede in via Locatelli, di fianco alla chiesa.

    La struttura residenziale oggi può ospitare 61 anziani non autosufficienti provenienti da Trescore Balneario e dal territorio provinciale e 8 anziani per il centro diurno integrato.