Il nido d’infanzia “La nave dei bimbi” è un servizio educativo che accoglie bambini e bambine fino ai 36 mesi d’età. La Cooperativa sociale Società Dolce gestisce il nido in stretto raccordo con l’amministrazione comunale, sulla base di un progetto pedagogico orientato alla cura e al rispetto dei bisogni dei bambini e delle loro famiglie.
Si accede tramite graduatoria comunale.
Mese: Marzo 2021
-
La nave dei bimbi
-
Villa Paola
Nel centro di Bologna, comodamente raggiungibile dai mezzi pubblici e vicino all’Ospedale Sant’Orsola Malpighi, si trova Villa Paola, struttura di architettura moderna, circondata da un grande giardino alberato con anche un percorso protetto per ospiti affetti da demenza senile. Gli ospiti sono accolti in camere doppie o singole, tutte con bagno privato, personalizzabili, dotate di riscaldamento e condizionatore. Ad ogni piano è allestito uno spazio soggiorno con tv e sala da pranzo, dove sono serviti i pasti. La struttura dispone di una palestra ben attrezzata, di una grande sala animazione per le attività ricreative e occupazionali e di un soggiorno a disposizione di ospiti e parenti. La Casa Residenza è aperta ai familiari con orario continuato, nel rispetto delle attività di servizio.
-
Nevio Fabbri
Situata nella pianura padana a metà strada tra Bologna e Ferrara, nella cittadina di Molinella, si trova la Casa Residenza Anziani Nevio Fabbri, sviluppata interamente su un unico piano a valenza socio-assistenziale rivolta ad accogliere le persone anziane non autosufficienti con differenziati bisogni di assistenza socio-sanitaria.
Oltre agli ambienti colorati e specificatamente arredati e ai percorsi interni protesici e funzionali, gli ospiti hanno la possibilità di godere di un ampio giardino e di una cucina interna. Tutte le camere sono dotate di servizi dedicati, aria climatizzata, telefono, tv e letti ortopedici ad altezza variabile.
All’interno si trova la sala da pranzo con uscita diretta sul cortile esterno, oltre alla palestra dove si pratica la fisioterapia di gruppo ed individuale.
Lungo il corridoio si trovano inoltre l’infermeria, la reception, le guardiole degli operatori ed una piccola cappella in cui pregare.
-
I sintomi cognitivi da infezione SARS-Cov2
Fin dalle prime fasi della diffusione della pandemia da Covid-19, gli psicologi si sono impegnati nel fornire supporto al personale sanitario, ai pazienti e alle persone che si sono trovate forzatamente a subire le misure di isolamento sociale; tali interventi erano mirati a prevenire l’insorgenza di problematiche psicopatologiche quali il disturbo post-traumatico da stress, disturbi dell’umore, disturbi d’ansia, insonnia e sintomatologia ossessivo-compulsiva.
Le conseguenze indirette del lockdown come la ridotta mobilità e limitazione delle attività sociali che hanno coinvolto le popolazioni cognitivamente più fragili che comprendono sia patologie dello sviluppo (paralisi cerebrali infantili, disturbi dello spettro autistico, sindromi genetiche, ADHD, DSA, etc.) sia patologie acquisite (ictus, tumori, traumi cranio-encefalici, encefaliti, sindromi neurodegenerative, demenze, sclerosi, etc.) che anziani a rischio di sviluppare decadimento cognitivo. Infatti, la riduzione delle interazioni sociali e della mobilità ha comportato non solo la sospensione dei trattamenti specifici di abilitazione/riabilitazione cognitiva, ma anche una riduzione delle stimolazioni ambientali, fondamentali per lo sviluppo delle capacità in bambini cognitivamente fragili e per il mantenimento dell’autonomia funzionale e cognitiva di adulti ed anziani.
Le recenti pubblicazioni in letteratura hanno messo in luce la possibilità di danni del virus al sistema nervoso centrale e le ripercussioni sul funzionamento cognitivo; in particolare sono state riscontrate alterazioni cognitive quali disturbi della memoria, deficit delle funzioni esecutive e, nei soggetti più anziani e con forme severe, stati confusivi. Tali compromissioni sono dovute sia al coinvolgimento virale del sistema nervoso sia ai lunghi periodi di ipossigenazione e alle lesioni cerebrali. Da qui è emerso gradualmente un altro obiettivo dell’intervento del professionista neuropsicologo, che riguarda in modo particolare le funzioni cognitive superiori e la loro possibile alterazione come esito diretto dell’infezione da SARS-CoV 2.
Le alterazioni cerebrali hanno conseguenze neuropsicologiche (cognitive e comportamentali) con forte impatto sull’autonomia della persona, le quali possono persistere per tempi limitati o cronicizzarsi. In entrambi i casi, l’individuazione, il monitoraggio e il trattamento neuropsicologico dei deficit diventa fondamentale per permettere una corretta programmazione dell’assistenza e una piena comprensione delle conseguenze dell’infezione. La diagnosi del quadro cognitivo ha quindi l’obiettivo di inquadrare il deficit per permettere l’implementazione di programmi di riabilitazione specifici per i danni emersi.
Presso l’Ambulatorio “Spazio Salute” il servizio di neuropsicologia si occupa di elaborare un profilo neuropsicologico che evidenzia i domini cognitivi deficitari inquadrandoli ai fini del trattamento con lo specifico obiettivo di elaborare un piano di trattamento di riabilitazione individualizzato; inoltre, verranno prese in carico le problematiche cognitive e comportamentali all’interno dello specifico contesto familiare e sociale di riferimento per il paziente, garantendo così un più efficace outcome riabilitativo.
Dott. Marco Lorusso
Psicologo, esperto in Neuropsicologia e Riabilitazione Neuropsicologica
Società Dolce
(photo
)
-
Società Dolce nella Top 500
La cooperazione bolognese continua a svolgere un ruolo di grande importanza all’interno dell’economia provinciale: con le sue 56 unità, che occupano quasi 87.000 dipendenti, la cooperazione costituisce l’11,2% delle Top 500 della provincia di Bologna. Si apre così la sezione “Cooperative” di Top 500, l’analisi ragionata dei bilanci delle migliori 500 imprese di Bologna, presentata il 17 marzo 2021 con un inserto de Il Resto del Carlino.
Società Dolce si attesta al 112° posto e mantiene il primato tra le cooperative sociali presenti. Inoltre, con i suoi 3.334 lavoratori in attività si piazza al 14° posto per numero di dipendenti nella classifica generale.
Le cooperative bolognesi si contraddistinguono per la varietà di settori in cui operano, da quelli prevalentemente occupati da imprese primarie ordinarie, come la meccanica di precisione, a quelli storicamente “cooperative friendly” come il commercio (21%), i trasporti (18%), l’agroalimentare (16%) e le costruzioni.
La coop sociale conferma il proprio ruolo, rappresentando il 7% del comparto.17/03/2021 – Top 500 Bologna, Il Resto del Carlino
COOPERATIVE Il 68% ha creato nuovi posti di lavoro. Tenuta dei fondamentali economici-finanziari
di Maurizio Marano e Filippo Lo Piccolo17/03/2021 – Top 500 Bologna, Il Resto del Carlino
Confcooperative Bologna “Basta aiuti a pioggia: dateci connessione” Ravaglia: Troppi territori non hanno ancora un collegamento alla Rete all’altezza. Non è accettabile”17/03/2021 – Top 500 Bologna, Il Resto del Carlino
“La sfida del futuro? La piattaforme digitali”. Ghedini, Legacoop Bologna: “Stiamo sperimentando nuove formule. La crisi? La misureremo al termine degli aiuti e del blocco dei licenziamenti”
di Simone Arminio
-
Tratta e sfruttamento: due webinar promossi dal progetto “Oltre la strada”
Due webinar per approfondire il tema della tratta e dello sfruttamento, dialogando con esperti dell’università, della sanità e della giustizia.
Gli appuntamenti sono organizzati dal Comune di Bologna, insieme al Centro Zonarelli e alla rete di organizzazioni coinvolte nel progetto “Oltre la strada”, che sviluppa interventi e programmi di assistenza ed integrazione sociale rivolti a persone vittime di sfruttamento e/o tratta.
Gli incontri si terranno lunedì 22 marzo dalle 10.30 alle 12.30 e lunedì 12 aprile dalle 10 alle 12, e verranno trasmessi in diretta streaming.Programma
1° incontro, lunedì 22 marzo, dalle 10.30 alle 12.30Oltre la strada dialoga con Selenia Marabello e Maria Nolet su “Benessere dei migranti e sfruttamenti multipli”Apertura di Susanna Zaccaria, Assessora al contrasto alle discriminazioni, lotta alla violenza ealla tratta sulle donne e sui minori del Comune di BolognaRelatrici: Selenia Marabello, Università di Bologna – Maria Nolet, Ausl Città di BolognaConduzione a cura di Andrea Distefano, progetto Oltre la strada – Ass. Comunità Papa Giovanni XXIIIDiretta streaming su Facebook – Centro Interculturale Zonarelli Bologna
2° incontro, lunedì 12 aprile, dalle 10 alle 12Oltre la strada dialoga con Stefano Orsi su “Reti di sfruttamento e criminalità organizzata”Apertura di Susanna Zaccaria, Assessora al contrasto alle discriminazioni, lotta alla violenza ealla tratta sulle donne e sui minori del Comune di BolognaRelatore: Stefano Orsi, Procura Generale presso la Corte di Appello di BolognaConduzione a cura di Consuelo Bianchelli, progetto Oltre la strada – Cooperativa Sociale Società Dolce e Ass. Casa delle donne per non subire violenza ONLUSDiretta streaming su Facebook – Centro Interculturale Zonarelli Bologna
La partecipazione è libera e gratuita. Non occorre iscrizione.L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Costruire futuro rievocando tracce: riconoscimento, partecipazione e nuove narrazioni. Una rassegna sul decennio ONU per le persone afrodiscendenti”.
-
Abbracciare gli alberi, il via alla CRA Nevio Fabbri di Molinella
“L’accesso alla natura può contribuire in modo significativo al nostro benessere mentale e fisico.”
Parte il progetto ABBRACCIARE GLI ALBERI alla CRA NEVIO FABBRI di Molinella a cura del servizio di animazione e fisioterapia coordinato e supervisionato dallo psicologo di struttura Fiorinto Scirgalea.In un libro pubblicato dall’autore Matthew Silverstone intitolato “Blinded By Science” vengono segnalate numerose prove che confermano i benefici apportati alla salute dagli alberi e che comprendono, la loro importanza nella cura della depressione, nel miglioramento dei livelli di concentrazione.
Questa prassi è in corso fin dai tempi preistorici, e rappresenta una conferma scientifica a ciò che già avevamo sperimentato come essere umani e che a maggior ragione in questo difille periodo ci è stato tolto.
Il progetto nasce dal bisogno di poter abbracciare, partica svolta costantemente all’interno delle realtà socio sanitarie e che a causa della pandemia e l’interruzione di rapporti parentali e amicali ha visto interrompersi associata al bisogno di lasciarsi andare ad una spontanea unione con la natura.
Il progetto svolto in collaborazione in il servizio di animazione e fisioterapia vuole implementare inoltre i livelli di mobilità fisica (equilibrio e andatura e relazione e socializzazione.Fiorinto Scirgalea, Psicologo
Area Integrazione, Assistenza e Servizi sanitari
Società Dolce