• Inaugurazione Spazio Rondine

    Consorzio Indaco e Cooperativa Sociale Società Dolce sono lieti di invitarVi all’inaugurazione di SPAZIO RONDINE
    Intervengono:
    Luca Rizzo Nervo, Assessore Welfare, Nuove Cittadinanze e Fragilità, Comune di Bologna
    Fabio Lucchi, Direttore Dipartimento di Salute Mentale-Dipendenze Patologiche, Azienda USL di Bologna
    Marzia Pasotti, Presidente Associazione Dopolavoro Ferroviario, Bologna
    Carla Ferrero, Vicepresidente e Responsabile Area Sede Socio-Sanitaria, Società Dolce
  • Il Sindaco di Bologna al Laboratorio E20

    Venerdì 3 febbraio il Sindaco di Bologna Matteo Lepore, in occasione della “Settimana nel Quartiere Santo Stefano”, ha visitato il Laboratorio E 20 gestito da Società Dolce. Si è anche fermato a pranzo e ha potuto apprezzare e degustare i tortellini fatti in casa con la pasta tirata a mano come una volta, cucinati da coloro che frequentano il Laboratorio quotidianamente.

    La delegazione che accompagnava il Sindaco era composta da Valerio Montalto – direttore generale Comune di Bologna, Stefano Brugnora – presidente di Asp, Annalisa Faccini – dirigente servizi coesione sociale di Asp, Maria Rosa Amorevole – presidente del Quartiere Santo Stefano, e Domenico Pennizzotto – responsabile Ufficio Reti Quartiere Santo Stefano. Ad accoglierli Carla Ferrero – vicepresidente Società Dolce e responsabile Area Sede Socio-Sanitaria, e Luciano Serio – coordinatore responsabile Settore Fragilità.

    Franco Canè, coordinatore del Laboratorio E20, ha fatto loro da Cicerone guidandoli in un tour della struttura: il giardino, il laboratorio di falegnameria, il laboratorio di sartoria, la sala computer, la sala usata per conferenze, seminari e corsi per uso interno ed esterno, la sala di ricreazione e lettura, la sala da pranzo e la cucina. La visita è stata l’occasione per illustrare come si è sviluppato il progetto in questi nove anni di gestione, con un metodo molto particolare, che ha dato ottimi frutti, basato soprattutto sulle relazioni con il vicinato. Con i negozianti e gli artigiani della zona, con la parrocchia, con le associazioni, circoli del quartiere in questi anni si è creata una rete solidale di mutuo aiuto che è maturata da sé. Tutto ciò ha incontrato apprezzamento da parte di tanti cittadini che ormai considerano il Laboratorio E20 una buona e utile risorsa. Le iniziative qui organizzate sono tantissime, due fra tutte: le pulizie del Parco Lunetta Gamberini nel progetto “Cittadinanza attiva” e la gestione di un orto didattico/condiviso negli stessi giardini.

  • La vita dei Sinti

    Il 27 gennaio presso il Quartiere Borgo-Reno, in occasione della Giornata della Memoria in ricordo della Shoah (in lingua Sinti: Porrajmos), in cui si ricorda lo sterminio di milioni di persone (tra cui 500.000 vittime tra Sinti e Rom) è stata allestita una mostra con le foto di Emiliano Medardo Barbieri nelle aree di sosta di Savena e Borgo Panigale. La presidente del Quartiere Borgo-Reno Elena Gaggioli ha partecipato insieme alla vicepresidente Barbieri e al consigliere La Manna. Il fotografo ha presentato la mostra. Una signora Sinti, Susy Debar del campo di Borgo Panigale, ha portato le sue foto e illustrandole ha raccontato la storia della sua famiglia. Si è sviluppato un breve ma significativo dibattito. E’ intervenuta Antonella Gandolfi referente regionale dei servizi rivolti a rom e sinti. L’équipe operativa nei campi di Società Dolce e Open Group è stata presente per tutta la durata dell’evento e ha accolto i cittadini e i Sinti accompagnandoli lungo lo spazio espositivo per condividerne il significato e per rispondere a domande e curiosità. Questa mostra è stata un momento di riconoscimento e condivisione della realtà Sinti, attraverso delle foto che un libero cittadino ha deciso di fare, volendo conoscere la comunità e cercando di rappresentarne la dignità, attraverso i suoi scatti, per costruire insieme un percorso di memoria fotografica di spazi, persone, emozioni.


    (La memoria della persecuzione nazifascista dei Sinti è documentata con diversi video su  https://porrajmos.it)

    La mostra ha ospitato in un unico contesto due racconti differenti: quello del fotografo Emiliano Barbieri, che con le sue foto aveva l’intenzione di andare oltre le immagini stereotipate dei campi Sinti, e quello di una signora residente in un’Area Sosta, che aveva la volontà di trasmettere la storia e i trascorsi della propria famiglia e  comunità tramite le foto appartenenti a suo padre.
  • Lavorare con la fragilità

    Mercoledì 25 gennaio 2023 si è svolta l’Assemblea del Settore Fragilità della Cooperativa sociale Società Dolce.
    Ha avviato l’assemblea Carlo Brighi presentando il programma della mattinata; Lucio Serio ha ringraziato tutti per i risultati raggiunti e per il grande impegno profuso nel lavoro. Ha raccontato di come questo settore negli anni si sia ampliato, diventando una parte sempre più importante della Cooperativa e di come si sia evoluto e abbia dimostrato di affrontare con successo molte sfide, anche difficili, così come è all’altezza di superare quelle presenti e quelle future. Ha proseguito Chiara Roccatagliata, che ha parlato del valore della comunicazione in questo lavoro, rilevando che la sua funzione è diventata indispensabile per migliorare tutti i servizi e, a questo proposito, presto verrà formato un gruppo di lavoro specifico con lo scopo di creare una comunicazione efficace e incisiva al servizio del settore. Alessio Folli ha illustrato i nuovi cambiamenti a riguardo dell’informatizzazione dei servizi che serviranno a classificare sempre più e sempre meglio i dati utili al lavoro, così da avere risposte più chiare e precise per realizzare rapidamente ed efficacemente gli obiettivi prestabiliti.

    Margherita Chiappa ha condiviso quanto è stato fatto durante l’Assemblea estiva a Monte Sole e ha ricordato le parole chiave che avevano contraddistinto quella giornata: responsabilità, fiducia , motivazione e consapevolezza.
    Il programma dell’assemblea è proseguito con la divisione dei presenti in quattro gruppi distinti, ognuno dei quali ha avuto il compito di discutere su un argomento specifico, un “focus” su cui  riflettere e dibattere per  trarne delle idee utili nel lavoro. Si sono condivise opinioni su eventuali nuovi percorsi da progettare e sviluppare insieme in futuro. I gruppi si sono focalizzati sui seguenti servizi: Il servizio Pris (Pronto intervento sociale). I servizi riguardanti l’Abitare. I servizi rivolti alla Gea (Grave emarginazione adulta) e i servizi rivolti a Minori e ai Migranti.

    Riassumere in poche parole quello che è emerso è un impegno piuttosto arduo. Tutti i gruppi però hanno puntualizzato che la formazione specifica sul proprio servizio deve aumentare, in modo da poter  gestire il lavoro con più professionalità. Ridurre l’avvicendamento del personale garantirebbe la formazione di gruppi di lavoro più stabili e duraturi e quindi più efficienti. Lavorare con le persone senza dimora non è solo soddisfare i bisogni primari ma cercare  una via di uscita dalla condizione di disagio. Nell’ipotetico tragitto che una persona può fare per arrivare ad un lavoro e a una casa dalla strada ha necessità di trovare un ambiente umano e familiare, anche in un centro di accoglienza, in un dormitorio, in un centro diurno o in un’alloggio di transizione ed è proprio su questo su cui si deve lavorare di più. Oltre a ciò sono state fatte riflessioni su due gruppi molto vulnerabili: i minori e i migranti che necessitano soprattutto di progetti formativi efficaci e concreti. Ampliare gli orizzonti uscendo dagli schemi abituali per trovare per nuove soluzioni ai problemi che man mano si presentano! Arrivederci al prossimo incontro!