• Al centro estivo di Fanano i bambini giocano ispirandosi agli indiani

    Quest’estate, dal 1 luglio al 9 agosto, è stato attivato presso il Nido di Fanano un centro estivo che ha accolto anche alcuni bambini provenienti dal Nido di Sestola. Il progetto educativo di “Giochi in città” per l’estate 2013 porta il titolo “Un’estate in fila indiana”. Il personale educativo impiegato sul servizio, ha proposto quotidianamente attività inerenti al progetto, sfruttando soprattutto gli spazi del giardino per un contatto con la natura. In questo luogo esterno è stato riprodotto un villaggio indiano con alcune tende e un totem di legno per rievocare l’atmosfera della prateria. Inizialmente ai bambini è stata raccontata la storia dell’indiano Penna Bianca, ideata dalle educatrici, che racconta la giornata tipo della tribù degli apache. Tutti i bambini sono riuniti nel giardino intorno al totem decorato con raffigurazioni dei nove animali rappresentativi degli indiani per ascoltare una storia che racconta le loro vite e le loro esperienze. Per esempio è stata raccontata la storia del lupo, animale che ama stare in gruppo e a contatto con gli altri, proprio come i bambini quando al nido condividono esperienze con i compagni. Le esperienze tattili hanno visto protagonisti elementi naturali come erba, legno, sassi e creta; con quest’ultimo materiale sono state realizzate delle collane, così com’era raccontato nella storia di Penna Bianca. L’intero corpo è stato coinvolto colorando un grande cartellone sulle corde e i passi di una danza di musica indiana, dove alle movenze riprodotte degli animali si mescolava il ritmo proprio di ogni bambino. Lo stare insieme ha significato anche il colorarsi a vicenda, il guardarsi e il condividere questa meravigliosa esperienza.

    Il gruppo di lavoro e la coordinatrice Chiara Palmieri

     

  • Soggiorni estivi

    Progettiamo dal 2004 soggiorni-vacanze per consentire un recupero fisico di energie e per favorire una serie di opportunità sociali e ricreative che contribuiscono allo sviluppo della persona nei suoi molteplici aspetti nel rispetto del singolo, con personale adeguato che assicuri l’assistenza necessaria e garantisca la libera espressione dei desideri individuali.

    Il progetto si rivolge anche a persone disabili ospiti in strutture residenziali in quanto persone sole o prive di reti famigliari che non avrebbero potuto altrimenti avere occasioni di “scegliere” una vacanza o un’uscita dal contesto istituzionale in quanto quest’ultimo, pur rispettando le necessità del singolo, è basato inevitabilmente su di una organizzazione e una gestione di tipo comunitario.

    Con questo obiettivo viene privilegiato il modello della vacanza-soggiorno che segue una traccia organizzativa di massima all’interno della quale è possibile lasciare “spazio-tempo” per la programmazione delle esigenze individuali; troppo spesso, infatti, il quotidiano di persone disabili, che devono dipendere da altri (genitori, insegnanti, operatori), è costretto all’interno di soluzioni di vita rigide, predeterminate e ripetitive.

    Info: [email protected]