• MENTAL-MENTE in gioco a Villa Ramiola

    Lo staff Società Dolce di Villa Ramiola è lieto d’invitarvi all’iniziativa di socializzazione promossa dall’associazione “Giovani nel Tempo”, che si occupa di attività di stimolazione cognitiva con persone anziane, attraverso l’utilizzo di strumenti di divertimento.
    Sarà l’occasione per incontrare una realtà che collabora con geriatri e col Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna e per divertirsi insieme.

  • Festival Toscanini 2023

    SECONDA EDIZIONE | 5 GIUGNO – 1 AGOSTO 2023

    La II edizione del Festival ideato e promosso da La Toscanini, premiata dalla Medaglia del Presidente della Repubblica, è stata inaugurata il 5 giugno al Teatro Regio di Parma con la Filarmonica Toscanini diretta da Omer Meir Wellber, Direttore musicale del Festival, e due solisti d’eccezione, Mikhail Pletnëv e Jan Vogler. Il cartellone proseguirà fino al 1 agosto con 19 eventi nelle province di Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Ferrara e Ravenna, tra concerti sinfonici, cameristici, spettacoli ed eventi “Community Music” all’insegna di accessibilità e inclusività.

    Tra gli appuntamenti segnaliamo martedì 18 luglio alle ore 17,00
    – 𝑫𝒊𝒓𝒆𝒕𝒕𝒐𝒓𝒆 𝒎𝒖𝒔𝒊𝒄𝒂𝒍𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝑭𝒆𝒔𝒕𝒊𝒗𝒂𝒍 𝑻𝒐𝒔𝒄𝒂𝒏𝒊𝒏𝒊 –
    a Parma presso il CANT Casa di Accoglienza Notturna Transitoria “Enzo Sicuri”
    𝐼𝑛𝑔𝑟𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑔𝑟𝑎𝑡𝑢𝑖𝑡𝑜
  • Lavorare con la fragilità

    Mercoledì 25 gennaio 2023 si è svolta l’Assemblea del Settore Fragilità della Cooperativa sociale Società Dolce.
    Ha avviato l’assemblea Carlo Brighi presentando il programma della mattinata; Lucio Serio ha ringraziato tutti per i risultati raggiunti e per il grande impegno profuso nel lavoro. Ha raccontato di come questo settore negli anni si sia ampliato, diventando una parte sempre più importante della Cooperativa e di come si sia evoluto e abbia dimostrato di affrontare con successo molte sfide, anche difficili, così come è all’altezza di superare quelle presenti e quelle future. Ha proseguito Chiara Roccatagliata, che ha parlato del valore della comunicazione in questo lavoro, rilevando che la sua funzione è diventata indispensabile per migliorare tutti i servizi e, a questo proposito, presto verrà formato un gruppo di lavoro specifico con lo scopo di creare una comunicazione efficace e incisiva al servizio del settore. Alessio Folli ha illustrato i nuovi cambiamenti a riguardo dell’informatizzazione dei servizi che serviranno a classificare sempre più e sempre meglio i dati utili al lavoro, così da avere risposte più chiare e precise per realizzare rapidamente ed efficacemente gli obiettivi prestabiliti.

    Margherita Chiappa ha condiviso quanto è stato fatto durante l’Assemblea estiva a Monte Sole e ha ricordato le parole chiave che avevano contraddistinto quella giornata: responsabilità, fiducia , motivazione e consapevolezza.
    Il programma dell’assemblea è proseguito con la divisione dei presenti in quattro gruppi distinti, ognuno dei quali ha avuto il compito di discutere su un argomento specifico, un “focus” su cui  riflettere e dibattere per  trarne delle idee utili nel lavoro. Si sono condivise opinioni su eventuali nuovi percorsi da progettare e sviluppare insieme in futuro. I gruppi si sono focalizzati sui seguenti servizi: Il servizio Pris (Pronto intervento sociale). I servizi riguardanti l’Abitare. I servizi rivolti alla Gea (Grave emarginazione adulta) e i servizi rivolti a Minori e ai Migranti.

    Riassumere in poche parole quello che è emerso è un impegno piuttosto arduo. Tutti i gruppi però hanno puntualizzato che la formazione specifica sul proprio servizio deve aumentare, in modo da poter  gestire il lavoro con più professionalità. Ridurre l’avvicendamento del personale garantirebbe la formazione di gruppi di lavoro più stabili e duraturi e quindi più efficienti. Lavorare con le persone senza dimora non è solo soddisfare i bisogni primari ma cercare  una via di uscita dalla condizione di disagio. Nell’ipotetico tragitto che una persona può fare per arrivare ad un lavoro e a una casa dalla strada ha necessità di trovare un ambiente umano e familiare, anche in un centro di accoglienza, in un dormitorio, in un centro diurno o in un’alloggio di transizione ed è proprio su questo su cui si deve lavorare di più. Oltre a ciò sono state fatte riflessioni su due gruppi molto vulnerabili: i minori e i migranti che necessitano soprattutto di progetti formativi efficaci e concreti. Ampliare gli orizzonti uscendo dagli schemi abituali per trovare per nuove soluzioni ai problemi che man mano si presentano! Arrivederci al prossimo incontro!

  • Laboratorio Specialistico AID PARMA

    per l’autonomia e tutoring didattico

    Società Dolce promuove, in convenzione con AID (Associazione Italiana Dislessia), una rete di laboratori specialistici pomeridiani per l’autonomia, progettati per rispondere in modo personalizzato alle esigenze di bambini e ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento e non solo. Le attività sono finalizzate ad interiorizzare un’esperienza di studio positiva e diversa, basata su una didattica metacognitiva, in un ambiente motivante con altri bambine\i e ragazze\i.

    I laboratori sono organizzati a moduli di due ore per due giorni a settimana; i gruppi sono composti da quattro bambini/ragazzi ed è possibile richiedere l’attivazione di un percorso con un tutor individuale.

  • Giornata Internazionale della Donna nei centri diurni di Bologna e Parma

    In occasione della Giornata Internazionale della Donna, ricorrenza che cade oggi, 8 marzo, gli ospiti e gli operatori dei centri diurni per anziani, “Melograno”, “Monsignor Bonicelli” e “Bice Leoni”, gestiti da Società Dolce a Bologna e a Parma, hanno festeggiato e preparato alcuni lavoretti, scegliendo come protagonista la mimosa, simbolo di questo evento.

    La mimosa riesce a crescere anche in terreni difficili, caratteristica che la “accomuna” alle donne e al loro difficile e tortuoso percorso per raggiungere la parità di diritti e opportunità: sono infatti ancora tanti i passi da fare per raggiungere l’effettiva parità di genere ed eliminare gli stereotipi ancora diffusi persino tra i giovani.

    In questi ultimi anni, il raggiungimento della parità di genere è diventato un obiettivo prioritario per molte istituzioni: per le Nazioni Unite, tanto da inserirlo tra i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 (goal n.5); per l’Unione Europea, per la quale la parità di genere non può prescindere da investimenti in tema di istruzione, lavoro, leadership femminile, retribuzione e contrasto alla violenza.

  • Villa Ramiola

    Villa Ramiola sorge sulle colline di Medesano, in un territorio connotato dalla presenza di importanti sorgenti d’acqua magnesiaca, la cui storia è radicata in quella del territorio da secoli.

    Struttura privata, può accogliere 31 persone in casa di riposo e 59 in casa residenza anziani, in camere doppie o singole, ognuna con bagno privato, telefono, tv, termostato, letti articolati e un’ampia vista sull’ampio parco secolare, usufruibile dagli ospiti durante la bella stagione.  Dai soggiorni panoramici delle torri dell’edificio si ammirano scorci naturali di rara bellezza.

    La struttura conserva intatto il fascino liberty, in un’atmosfera elegante, con la possibilità di personalizzare le camere da parte degli ospiti.  Diversi locali sono destinati alla lettura, alla conversazione, all’ascolto della musica e della televisione, con salotti di colloquio per garantire la privacy per amici e parenti e un piccolo bar attrezzato.

    Grande attenzione è posta nella cura della persona anziana, con personale assistenziale e sanitario altamente specializzato e nella qualità del tempo degli ospiti, con attività stimolanti. La palestra è dotata di ausili per la fisioterapia e la rieducazione motoria e per la terapia inalatoria.

  • Corso sulla Doll Therapy per gli operatori dei CD di Parma

    Si è concluso il corso di formazione sulla Doll Therapy che ha coinvolto gli operatori dei centri diurni per anziani gestiti da Società Dolce a Parma, “Bice Leoni” e “Monsignor Bonicelli”. La Doll Therapy è una terapia non farmacologica adottata con pazienti affetti da demenze degenerative, che prevede l’impiego di bambole con precise caratteristiche ai pazienti in specifici contesti terapeutici: la bambola rappresenta un oggetto simbolico della relazione d’aiuto e, attraverso l’accudimento della stessa, la persona attiva relazioni significative di tipo sensoriale ed affettivo.

    Il corso di formazione svolto dagli operatori dei centri diurni ha interessato non solo la Doll Therapy, ma anche altri approcci non farmacologici come la terapia espressiva, la terapia del viaggio, la musicoterapia, la stanza multisensoriale e le attività di stimolazione dei diversi tipi di memoria (a breve termine, semantica, procedurale, temporale-spaziale).
    A seguito di questo corso, gli operatori stanno già compilando le schede degli ospiti, indicando le diverse attività svolte da ciascuno, con l’obiettivo di raccogliere dati utili sull’impatto di questi approcci sugli anziani. Società Dolce ha inoltre acquistato le bambole per avviare a breve una piccola sperimentazione sulla Doll Therapy.
  • Prendersi cura delle persone affette da Alzheimer

    Il 21 settembre ricorre la Giornata Mondiale dell’Alzheimer, istituita nel 1994 dall’OMS con l’intento di sensibilizzare e informare l’opinione pubblica su questa grave malattia che colpisce circa 40 milioni di persone nel mondo.
    In Italia, si stima che siano circa 70 mila i nuovi casi di Alzheimer all’anno, che raggiungono i 150 mila (1,2 milioni in totale) se si contano tutte le forme di demenza: numeri importanti, che devono far riflettere sull’impatto di queste malattie.

    Società Dolce nei suoi servizi residenziali e diurni rivolti ad anziani ha sempre dedicato particolare attenzione alle persone affette da queste malattie e alle loro famiglie, coinvolgendoli in attività e progetti appositamente pensati per loro.
    Tra i progetti più recenti, ci sono il progetto “cuscini sensoriali” avviato al centro diurno Il Melograno di Bologna e quello, ancora in fase conclusiva di formazione, sulla “doll therapy” attivato presso i centri diurni di Parma.

    Centro Diurno “Il Melograno”: il progetto “cuscini sensoriali”
    Dal 1° settembre, presso il centro diurno anziani “Il Melograno”, è partito il progetto “Cuscini Sensoriali”, a cura di e supervisionato da Marco Lorusso, neuropsicologo. Il progetto si rivolge agli ospiti del centro affetti da demenza di grado moderato-grave, che presentano disturbi comportamentali e consiste nel fornire una stimolazione visiva e tattile ai malati attraverso l’impiego di cuscini colorati ricoperti di tasche, bottoni, nastri e zip, detti appunto “cuscini sensoriali”.
    Questa attività si ispira all’approccio Snoezelen, nel quale si sostiene che una stimolazione multisensoriale comporti, nelle persone affette da demenza, diversi effetti positivi, quali ad esempio: una facilitazione della comunicazione e dell’interazione; il miglioramento dell’umore e di stati affettivi positivi; una diminuzione dello stress nei caregiver.
    Tra le “terapie non farmacologiche” utilizzate nel deterioramento cognitivo, la stimolazione sensoriale rappresenta un importante supporto poiché, lavorando appunto sui sensi della persona, non presuppone necessariamente l’esistenza di abilità cognitive e per questo è utilizzata per lavorare con persone con un grado di decadimento severo, frutto di demenza in fase avanzata o di gravi traumi acquisiti.

    Centri diurni di Parma: il progetto “Doll therapy”
    In fase conclusiva, invece, è la formazione degli operatori dei centri diurni “Bice Leoni” e “Monsignor Bonicelli” di Parma dedicata alla Doll Therapy, anch’essa terapia non farmacologica adottata con pazienti affetti da demenze degenerative.
    Questo approccio consiste nel fornire una bambola con precise caratteristiche ai pazienti in specifici contesti terapeutici: la bambola rappresenta un oggetto simbolico della relazione d’aiuto e, attraverso l’accudimento della stessa, la persona attiva relazioni significative di tipo sensoriale ed affettivo. Come i “cuscini sensoriali”, anche la bambola terapeutica comporta un miglioramento dell’umore e della qualità della vita, diminuendo anche in questo caso lo stress dei caregiver.
    La formazione degli operatori, che ha subito un rallentamento a causa della pandemia, è stata seguita dal Centro Ammonis e dall’associazione Innovative Elder Research, importanti realtà dedite alla cura di malattie come Alzheimer e demenza senile. Entrambe sono state guidate da Ivo Cilesi, “papà” della Doll Therapy e grande esperto degli approcci non farmacologici per persone con demenza, prematuramente scomparso all’inizio del 2020 a causa del Covid.
    Il percorso formativo, ormai terminato, darà vita nei prossimi mesi a un progetto dedicato alla Doll Therapy che si svolgerà nei due centri diurni di Parma.

    (photo @freepik)

  • Ortoterapia nei centri diurni per anziani

    L’ortoterapia è una terapia occupazionale che consiste nell’utilizzo del giardinaggio come vera e propria terapia: è ampiamente dimostrato infatti che prendersi cura di un orto o di un giardino produce molti benefici a livello psicofisico.
    L’ortoterapia è stata formalizzata da Hank Bruce in “Gardens for the Senses, Gardening as Therapy“(2013), che ha raccolto le tecniche note del giardinaggio per adattarle in contesti di cura e terapia con particolare attenzione alla sicurezza, la stimolazione continua dei sensi e la condivisione di spazi e attività; è inoltre adatta a tutti, adulti, bambini, persone con disabilità e anziani.

    Prendersi cura della terra, entrare in con-tatto con la natura, sono ottimi rimedi per contrastare lo stress, ma anche validi alleati nella cura di patologie più gravi, come depressione e demenza, soprattutto in questo difficile periodo di distanziamento fisico e sociale.
    Per questo, presso i centri diurni anziani gestiti da Società Dolce “Il Melograno” (Bologna) e “Bice Leoni” (Parma), sono stati stato attivati due differenti progetti di ortoterapia.

    Il progetto del centro “Il Melograno”, supervisionato dal neuropsicologo dott. Marco Lorusso, permette agli ospiti di prendersi cura delle piante del giardino e di condividere un’esperienza ricca di stimoli dal punto di vista cognitivo, fisico, psicologico e sociale.
    Il progetto del centro “Bice Leoni”, invece, è stato organizzato dalla coordinatrice del servizio Silvia Sturma con la partecipazione di ospiti e staff: insieme, hanno creato un “percorso aromatico”, con tante piante aromatiche di cui gli ospiti si prendono personalmente cura.
    Svolgere questo tipo di attività aiuta le persone a migliorare l’umore, la motricità e la socializzazione: stimola processi multisensoriali e incrementa le capacità cognitive, come l’apprendimento e la memoria.
    Tutte le attività sono svolte nel rispetto dei  protocolli di sicurezza per la prevenzione della diffusione del virus COVID-19 e per la graduale riattivazione delle attività socio riabilitative e socio educative erogate presso i centri diurni.

    Gli staff dei centri diurni per anziani “Il Melograno” e “Bice Leoni”