• Giornata della memoria: le iniziative dei centri diurni per non dimenticare l’orrore dei campi di concentramento

    Sono tante le iniziative su tutto il territorio nazionale organizzate per celebrare la “Giornata della memoria”, il 27 gennaio.
    Istituita in Italia nel 2000, la “Giornata della memoria” coincide con l’anniversario della liberazione dei prigionieri di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa e ricorda le vittime della Shoah, delle leggi razziali, nonché coloro che si sono opposti allo sterminio, salvando tante vite anche a costo della propria.
    Nonostante le limitazioni derivanti dalla pandemia di COVID-19, per questa ricorrenza sono stati organizzati diversi eventi “a distanza”, per creare momenti comuni di riflessione sull’orrore accaduto. Anche i centri diurni per anziani “Il Melograno”, gestito da Società Dolce a Bologna, ed “Enrico Giusti” di Pianoro hanno voluto partecipare, organizzando alcune piccole iniziative.
    Lunedì 25 gennaio, presso il centro diurno “Il Melograno” si è tenuto un confronto  con ospiti e  operatori durante il quale si sono condivisi ricordi e racconti diretti e indiretti: un’esperienza toccante e commovente che ha ispirato nei partecipanti una profonda riflessione su questo tremendo periodo storico.
    Nell’ambito invece della manifestazione “Il Giorno della Memoria”, organizzata dal Comune di Pianoro proprio mercoledì 27 gennaio, il centro diurno “Enrico Giusti”  realizzerà una raccolta di  foto per  il progetto legato alla Giornata della Memoria a cura di Anpi e Tavolo della Pace di Pianoro, accompagnata dal racconto di testimonianze sulla Shoah da parte di un ospiti del centro , con la collaborazione dell’animatrice di cooperativa sociale società Dolce.
    Entrambi gli eventi hanno coinvolto attivamente gli ospiti dei due centri diurni, che hanno mostrato grande partecipazione nel riportare testimonianze e ricordi con l’obiettivo di mantenere viva la memoria di quanto accaduto, perché  “l’Olocausto” – come rammentava Primo Levi – “è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria”.
  • La palestrina MSNA – Minori Stranieri in Azione

    Sono stati due giovani ospiti della comunità educativa per minori “Casa delle Fragole“, gestita dalla cooperativa sociale Società Dolce, ad avere l’idea di realizzare una palestrina.
    Appassionati di sport e attività fisica, sostenuti da alcuni educatori della struttura, hanno saputo trasformare il lockdown in opportunità, aguzzando l’ingegno di fronte al bisogno e creando uno spazio di convivialità, benessere e cura.
    Una volta definito il progetto, la palestrina è stata realizzata nella dependance della casa di accoglienza, dopo averla ridipinta e allestita per l’uso, con attrezzi acquistati grazie al contributo del Servizio Protezioni Internazionali MSNA (Minori stranieri non accompagnati) di ASP Città di Bologna e di Società Dolce, che ha coperto i due terzi della spesa.

    “Intendiamo esprimere la nostra riconoscenza a chi ha reso possibile la realizzazione della palestrina, – dice Giuseppe Tateo – coordinatore servizi residenziali per minori, sostenuto nel ringraziamento dai giovani ospiti del servizio – perché oggi i nostri ragazzi possono contare su un luogo dove allenarsi, che è anche un ambiente positivo in cui crescere, confrontarsi, sperimentarsi e stare insieme, condividendo attività che accrescono l’identità di ognuno e allo stesso tempo rafforzano l’identità comunitaria.”
    Dedicarsi alla cura e all’uso di uno spazio che appartiene a tutti, fa sì che gli ospiti imparino a rispettare l’ambiente in cui vivono e percepiscano la relazione con gli educatori su un piano di collaborazione, riscoprendo competenze e responsabilità.
    Un progetto educativo importante, perché lo sport da sempre significa integrazione, cura e rispetto di sé e dei propri compagni, cooperazione e lavoro di squadra ed è un formidabile strumento per rafforzare la propria autostima.

    Emilia Tavernelle, équipe di Casa delle Fragole

  • Vaccinati, per essere abbracciati

    A Casa degli Etruschi, residenza per anziani di Marzabotto (BO), la prima a scoprire il braccio, per l’iniezione del vaccino contro il Covid-19, indossa il camice bianco del personale sanitario. È il medico della struttura gestita da Società Dolce, sita ai piedi dell’Appennino emiliano romagnolo. Dopo di lei, la coordinatrice, gli infermieri, gli operatori sociosanitari e infine gli ospiti. 36 anziani su 37, uno momentaneamente escluso per problemi sanitari in corso e 28 operatori su 34.
    “Oh, finalmente si può tornare a uscire!”, esclama Giuseppe, 91 anni, con un entusiasmo condiviso anche da coloro che all’inizio erano scettici e che ora non vedono l’ora di vaccinarsi.
    Si chiude così un lungo periodo di emergenza e di impegno continuo, per tenere il virus fuori dal servizio, anche se la strada per la normalità non è conclusa.
    Il personale di Casa degli Etruschi ha partecipato attivamente alla campagna vaccinale di Società Dolce, col motto: “Uniti e vaccinati, possiamo essere invitati ed abbracciati”.

  • Bolognina: interventi a favore di famiglie dei caseggiati Acer

    Bologna ha conquistato il podio delle città italiane con migliore qualità di vita, ma non è stata risparmiata dalla crisi che ha messo in ginocchio il mondo intero. Cresce il numero delle famiglie in condizione di povertà economica, esclusione sociale e povertà educativa, con la mancanza di opportunità di apprendimento per bambini e adolescenti.
    Per loro arriva ora un aiuto concreto: prende il via “Rapporti Corti”, un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, un’idea della cooperativa sociale Società Dolce, che ne è capofila, nata dalla pluriennale collaborazione con Acer, che gestisce gli alloggi di edilizia pubblica ed il quartiere Navile. Un finanziamento di 675.000 euro, per offrire interventi sociali ed educativi a favore di minori dai 3 ai 14 anni e dei loro genitori.

    Mamme, papà, bambini e ragazzi di una periferia bolognese circoscritta e problematica, quella della Bolognina, residenti dei caseggiati di edilizia popolare conosciuti come “Corti”, in un quartiere col più elevato indice di potenziale fragilità economica e sociale della città: 35.546 abitanti, di cui 5.700 minori con meno di 18 anni (il 16%) e il 34% delle famiglie che vive in povertà. Il 25,7% degli abitanti è di origine straniera, contro il 15% del resto della città, dato che raggiunge il 39,3% nella fascia 0/18 anni. La metà dei giovani non ha un diploma di scuola media superiore e il 25% non ha assolto all’obbligo scolastico.

    “La povertà educativa si accompagna spesso a quella economica – spiega Caterina Segata, responsabile area 0-18 di Società Dolce – e comporta importanti limiti allo sviluppo emotivo e personale dei minori, rende difficili le relazioni coi compagni e con gli adulti, favorisce disagio, esclusione sociale e ancora impoverimento. Cosa aiuta a superare tutto questo? Le occasioni di crescita educativa: dai nidi alle classi a tempo pieno, le reti di supporto, le attività extrascolastiche, dallo sport al teatro, al gioco. Purtroppo, dove nasci e cresci fa ancora la differenza.”

    Il progetto “Rapporti Corti”, della durata pluriennale 2021-2024, si svolgerà attorno alla sede di Spazio Incontro, un nuovo centro polifunzionale presso le Corti Acer, e attiverà quattro percorsi differenziati:
    Progetti personalizzati di accompagnamento per 64 famiglie con minori, con consulenze educative, mediazione abitativa, corsi d’italiano per genitori e figli bilingue, laboratori teatrali, attività sportive e culturali socializzanti.
    Azioni di sostegno alla genitorialità, con tre incontri settimanali di maternage per genitori di bimbi da 0 a 3 anni, appuntamenti serali con esperti per 50 famiglie con figli da 0 a 14 anni, laboratori per bambini e genitori, aperti anche agli altri abitanti del quartiere, per favorire le relazioni col territorio e l’inclusione.
    – Attività per il tempo libero, con i servizi extrascolastici per complessivamente 144 bambini e ragazzi: laboratori settimanali per 10 bambini della fascia 3-6 anni, laboratori per 10 bambini della fascia 6-11 anni, doposcuola per 10 giovani della fascia 11-14 anni, doposcuola per 6 ragazzi con BES e DSA per la fascia 8-14 anni. I servizi saranno aperti, a pagamento, anche alla cittadinanza.
    – Attività di mediazione sociale e di sviluppo di comunità, che coinvolgeranno 30 + 30 famiglie all’anno: centrali saranno le figure, da una parte quella del mediatore sociale per la gestione dei conflitti, la costruzione e il miglioramento delle relazioni di vicinato, la valorizzazione degli spazi comuni e l’attivazione di risorse territoriali, dall’altra quella del facilitatore di comunità per la realizzazione di percorsi strutturati e aperti ad inquilini, cittadini e istituzioni/associazioni per la co-progettazione di azioni ed eventi negli spazi delle Corti.

    Insieme a Società Dolce, sono partner del progetto l’ente di formazione Seneca, la cooperativa sociale Arca di Noè, la cooperativa sociale La Baracca Teatro Testoni, il Dipartimento di Sociologia dell’Università di Bologna, oltre a Pin-Arco per la valutazione dell’impatto sociale.

    Il bando, reperibile sul sito www.rapporticorti.it apre l’11 gennaio e chiude il 30 aprile 2021. Per partecipare occore risiedere negli alloggi ERP Corti 2,3,4 e 5, avere la cittadinanza italiana, europea, o straniera con regolare permesso di soggiorno e almeno un minore di età inferiore ai 14 anni in famiglia.

  • Il vaccino contro il Covid-19 alla CRA “Nevio Fabbri” di Molinella

    Finalmente i vaccini sono arrivati, portando speranza per un ritorno alla normalità.
    Il 10 gennaio è stato il turno della CRA “Nevio Fabbri” di Molinella, dove sono stati sottoposti a vaccinazione 41 dei 43 ospiti e, per il nucleo accreditato, 20 lavoratori di Società Dolce e 17 della cooperativa partner Gesser.
    Dei due ospiti non vaccinati, uno è ricoverato in ospedale e l’altro presenta patologie che hanno fatto optare per un rinvio.
    Tutto è avvenuto in un clima sereno e pieno di aspettative, soprattutto per gli ospiti della CRA, persone fragili e ad alto rischio.

  • Sportello informativo e di mediazione culturale

    Il Servizio di Mediazione Culturale in carcere ha il compito di fare da tramite tra detenuti e istituzioni, ma anche tra i detenuti e i loro famigliari, creando uno spazio di sostegno psico-sociale per creare una rete di supporto durante la loro permanenza nella struttura.

    Committente: Il Servizio è una risorsa messa a disposizione di Asp Città di Bologna per i detenuti, e fa parte delle politiche regionali siglate col Protocollo d’intesa tra Ministero della Giustizia e Regione E.R.

  • Foresteria Fortitudo

    Società Dolce si impegna a favorire l’autonomia, la socializzazione e l’integrazione dei giovani atleti accolti in Foresteria. L’approccio educativo prevede la messa in campo di azioni non limitate al rapporto con il singolo ragazzo ma, anche e soprattutto andando a lavorare sul gruppo dei pari, esplicando e condividendo il lavoro con tutti ragazzi al fine di instaurare un rapporto significativo con l’intero gruppo. Si valorizzano le attività cooperative per facilitare la comunicazione interpersonale, la collaborazione attiva tra i componenti del gruppo, lo scambio di competenze.

    Committente: Fortitudo Pallacanestro Bologna 103

     

     

  • Team Anti tratta minori

    Il progetto nasce dalla necessità del sistema dei servizi di creare un team professionale che potesse sostenere le minori nel percorso di affrancamento dalla condizione di vittime di tratta, a seguito del grande afflusso dal 2014 che ha visto un numero crescente di MSNA provenienti da Paesi particolarmente interessati dal fenomeno della tratta di esseri umani (Nigeria e Gambia) arrivare sul territorio nazionale.
    L’obiettivo principale del Team anti tratta minori è quello di supportare le/i minori nel percorso di emersione dello status di vittima di tratta e di consapevolizzazione rispetto alla condizione di sfruttamento (sessuale, lavorativo o della microcriminalità).

    Committente: Regione Emilia-Romagna progetto Oltre la Strada | Istituzione per l’inclusione sociale e comunitaria “Achille Ardigò e Don Paolo Serra Zanetti”