• A Casa di Lino arte e gioco superano la barriera linguistica

    Sabato 9 aprile all’interno della struttura del CAS “Casa di Lino” gestita dalla Cooperativa Sociale “Società Dolce” e che ospita famiglie ucraine in fuga dalla guerra si è realizzata un’iniziativa promossa dal @Comune di Loiano nella figura dell’assessora Laura Menetti.

    I protagonisti di questa iniziativa sono stati tanto gli ospiti ucraini della struttura quanto la cittadinanza loianese, la quale ha risposto all’invito popolando il salone della struttura. Tra colori, uova e pulcini i bambini ed i ragazzi ospiti della struttura hanno potuto trascorrere un pomeriggio insieme ai loro nuovi amici di Loiano.

    L’arte ed il gioco hanno permesso di superare la barriera linguistica, permettendo di unirsi in una esperienza che ha arricchito tutti. Questo tipo di esperienze, fortemente volute dal Comune di Loiano, dagli operatori e dai coordinatori di Società Dolce, mirano a creare un legame autentico tra la popolazione loianese e quella ucraina, con quest’ultima composta da persone e bambini che hanno ambizioni e creatività esprimibili anche attraverso la condivisione avvenuta sabato.

    Grazie ad iniziative simili, chi viene dall’esterno e chi abita la struttura si pongono sullo stesso tavolo e con gli stessi strumenti (i colori, in questo caso) permettendo uno scambio dove non è soltanto la comunità che entra nello spazio del CAS, ma sono gli stessi ospiti ucraini che grazie a questo scambio entrano a far parte della comunità arricchendola.

    Guardare i bambini colorare ed addobbare le proprie creazioni può aiutarci a vederli non come mere vittime di una guerra, bensì come persone in grado di tracciare nuovi colori sul foglio della propria vita.

  • Laboratorio R8

    Il laboratorio R8 (R-òtto) è un laboratorio di comunità creativo presso il polo Pallavicini 12 in sinergia con i centri di accoglienza Casa Willy, gestito da Societa Dolce, e Rostom, gestito da Piazza Grande. Uno spazio e un luogo per ripensare assieme agli oggetti e gli spazi in cui viviamo, attraverso la relazione e la condivisione. R8 è un laboratorio in espansione di condivisione e relazione costante e futura con il territorio. Una risorsa ed una fucina di idee e collaborazioni con attività e laboratori interni in continua evoluzione.

  • Conoscere per Accogliere, incontri psicoeducativi on line sulla terza età

    Società Dolce organizza una serie di incontri psicoeducativi on line sulla terza età dal titolo “Conoscere per Accogliere“.
    Obiettivo di questa iniziativa è quello di fornire, con il supporto di professionisti esperti, un’occasione di confronto per tutti quei famigliari che ricoprono il ruolo di caregiver. Durante ogni incontro, verranno poi fornite anche alcune metodologie relative alla gestione di persone anziane con decadimento cognitivo, oltreché le informazioni sui servizi socio-sanitari presenti sul territorio.

    Gli appuntamenti sono diversificati per Comune di interesse, dalle ore 17,00 – 18,30

    In collaborazione con la Casa Residenza Anziani Casa degli Etruschi e l’Associazione Pian di Venola A.P.S. e con il patrocinio del Comune di Marzabotto
    Gli incontri saranno condotti dal dott. Fiorinto Scirgalea, Psicologo di Società Dolce
    Martedì 19 aprile 2022 > I cambiamenti psico-comportamentali nella persona anziana
    Martedì 26 aprile 2022 > Le emozioni del caregiver
    Martedì 3 maggio 2022 > Le strategie per un approccio consapevole allo stress

    In collaborazione con la Casa Residenza Anziani Nevio Fabbri e con il patrocinio del Comune di Molinella
    Gli incontri saranno condotti dal dott. Fiorinto Scirgalea, Psicologo di Società Dolce
    Giovedì 21 aprile 2022 > I cambiamenti psico-comportamentali nella persona anziana
    Giovedì 28 aprile 2022 > Le emozioni del caregiver
    Giovedì 5 maggio 2022 > Le strategie per un approccio consapevole allo stress

    In collaborazione con la Casa Residenza Anziani Villa Paola e con il patrocinio del Quartiere San Donato-San Vitale del Comune di Bologna
    Gli incontri saranno condotti dal dott. Marco Lorusso, Psicologo e Psicoterapeuta di Società Dolce
    Venerdì 29 aprile 2022 > I cambiamenti psico-comportamentali nella persona anziana
    Venerdì 13 maggio 2022 > Le emozioni del caregiver
    Venerdì 20 maggio 2022 > Le strategie per un approccio consapevole allo stress

     


    Partecipazione gratuita (max 30 persone per ciascun incontro) – Il link per partecipare verrà fornito qualche giorno prima di ogni appuntamento.
    Contatti nelle locandine in allegato

  • Pietro Segata intervistato da Americo Mancini a Sportello Italia Recovery, RAI RADIO 1

    Il 31 marzo scorso, il presidente di Società Dolce, Pietro Segata, è stato ospite del giornalista economista Americo Mancini, alla trasmissione radiofonica Sportello Italia Recovery, su RAI Radio 1.

    L’intervista ha posto l’attenzione sull’emissione di obbligazioni in Borsa da parte della cooperativa e l’ingresso dei fondi mutualistici CoopFond e General Fond come soci finanziatori di Società Dolce, ma anche sulla capacità di resilienza di un settore fortemente toccato dalla pandemia.

    Buon ascolto!

    Ascolta l’intervista

  • Il CAS “Casa di Lino” a Inviato Speciale, Radio RAI 1

    Tra i primi CAS, Centri di accoglienza straordinaria per i rifugiati ucraini, “Casa di Lino” di Società Dolce, a Loiano, è stata meta della trasmissione Inviato Speciale, Radio Rai 1, di sabato 19 marzo 2022.

    Dal minuto 8.30 in poi, a raccontare al giornalista Giancarlo Rossi come la cooperativa stia rispondendo all’emergenza, è Luciano Serio, coordinatore area Fragilità, accompagnato dalle testimonianze della nostra operatrice sociosanitaria Olena Ivandikova, aiutata dai colleghi a portare in Italia figlia e nipotini e di alcune ospiti del CAS.

    Buon ascolto!

    Inviato Speciale | Inviato Speciale del 19/03/2022 | Rai Radio 1 |d

     

  • Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla

    In occasione della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, istituita 11 anni fa, per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sui Disturbi del Comportamento Alimentare, abbiamo chiesto allo psicologo e psicoterapeuta del CAR Spazio Salute, Marco Lorusso, e alla psicologa, Francesca Sajia, di spiegarci cosa sono e come possono essere affrontati e curati, rivolgendosi a unə specialista.

    “Il Fiocchetto Lilla, simbolo della lotta contro i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), ha origine in America per sensibilizzare ed informare sulle maggiori cause e i loro devastanti effetti che i DCA determinano nell’individuo e nella famiglia e per diffondere la consapevolezza che queste patologie si possano oggi curare.
    Oggi i disturbi del comportamento alimentare rappresentano una delle più frequenti cause di disabilità giovanile e a essi si associa un rischio elevato di mortalità. La prevalenza dell’anoressia nervosa e della bulimia nervosa si aggirano rispettivamente intorno allo 0,9% all’1,5%, nel genere femminile, mentre in quello maschile le percentuali sono 0,3 per l’anoressia e 0,5 per la bulimia. Solo in Emilia-Romagna nei primi sei mesi del 2021 sono stati 1.570 i pazienti assistiti per disturbi alimentari, un numero non troppo lontano dalle 1.872 persone prese in carico lungo tutto il 2020 e dalle 1.886 dell’intero 2019.
    La prevalenza dei disturbi della nutrizione e della alimentazione nei giovani aumenta tra l’infanzia e la prima adolescenza, per questo è importante identificare quali siano le condizioni che favoriscono lo sviluppo di questi disturbi ben prima dell’adolescenza.
    L’eziopatogenesi dei disturbi dell’alimentazione è di tipo multifattoriale. Essi sono il risultato dell’interazione di fattori predisponenti (genetici, psicologici, ambientali e socioculturali), fattori precipitanti (diete restrittive e difficoltà psicologiche personali) e fattori di mantenimento (sindrome da digiuno e il rinforzo positivo dall’ambiente).

    L’emergenza pandemica ha avuto un forte impatto negativo sull’incidenza nella popolazione dei disturbi del comportamento alimentare con numeri di casi in consistente crescita, infatti molte persone che già soffrivano di questi disturbi hanno visto peggiorare il quadro sintomatologico, mentre per molte altre l’isolamento forzato negli spazi domestici nei lunghi periodi di lockdown ha contribuito all’insorgenza di un disturbo.
    L’insoddisfazione per la propria immagine corporea rappresenta uno dei maggiori fattori di rischio e di mantenimento dei disturbi legati all’immagine corporea e all’alimentazione. La magrezza è uno strumento attraverso il quale i pazienti anoressici e bulimici riescono, allo stesso tempo, a evitare e a giocare, in un campo più ristretto e controllabile, il gioco della vita; il gioco della ricerca e della realizzazione di sé nei vari ambiti in cui le nostre ambizioni e le circostanze ci sfidano, a cominciare dall’amore e dal lavoro. Di fronte alla complessità della sfida, i pazienti con disturbi alimentari si ritraggono impauriti e concentrano tutte le loro energie sul controllo dell’aspetto corporeo e dell’alimentazione. Così l’aspetto corporeo, da mezzo che utilizziamo per vivere, comunicare, presentarci al mondo, diventa uno scopo, un fine in sé.

    Possiamo osservare come tutti i disturbi alimentari condividano il medesimo nucleo psicopatologico: un’eccessiva importanza attribuita al peso, alla forma del corpo e al controllo dell’alimentazione, caratterizzati da meccanismi comuni quali bassa autostima e perfezionismo . Studi recenti hanno evidenziato come anche il rimuginio e il controllo costituiscano importanti fattori di mantenimento per i Disturbi dell’Alimentazione.
    Evidenze cliniche e sperimentali supportano l’ipotesi in base alla quale il criticismo genitoriale è un fattore di rischio per lo sviluppo del perfezionismo patologico presente nei pazienti con disturbi alimentari, portando alla formazione del controllo ossessivo del peso e della forma fisica. Tale perfezionismo diventa una sorta di reazione all’estremo dolore provocato dalle critiche recepite, che a loro volta hanno stimolato, in individui

    poveri di risorse cognitive e di un sostrato familiare adeguato, lo sviluppo di un controllo o di un discontrollo sul cibo, sulla forma fisica e sulla fatuità del proprio essere.
    Diversamente dal perfezionismo patologico o dalla bassa autostima, il controllo si presenta non come un problema, bensì come una soluzione: il controllo del peso, del cibo e dell’aspetto corporeo attraverso la dieta, ed è rinforzato positivamente dalla sensazione di successo che si sperimenta quando si riesce a rispettarla, e negativamente dal timore di ingrassare. Il risultato è che, con l’intensificarsi della dieta, il peso decresce sempre più e il processo si autoperpetua. È per questo motivo che il bisogno di controllo nei disturbi alimentari diventa una necessità compulsiva, un vero e proprio obbligo. Tuttavia, sebbene la gestione dell’alimentazione e delle dimensioni corporee offra in un primo momento l’attrattiva di una qualche possibilità di controllo, alla fine li condanna a un’esistenza isolata e insana.

    Si tratta pertanto di disturbi gravi il cui inquadramento diagnostico si attua a livello ambulatoriale e prevede che il paziente venga valutato a livello clinico, nutrizionale e psicologico. È dunque importante rivolgersi a professionisti che si occupano specificamente di questi problemi. Questo permette di poter effettuare prontamente una corretta diagnosi differenziale e di ricevere indicazioni corrette sul trattamento psicoterapico da seguire. La terapia cognitivo-comportamentale ha lo scopo di identificare e modificare alcune modalità di pensiero problematiche che favoriscono la comparsa e il mantenimento della patologia alimentare, a imparare a gestire il sintomo e a sostituirlo con pensieri e comportamenti più adeguati e funzionali. Ha inoltre il preziosissimo compito di aiutare la persona che soffre di tale disturbo a conoscere le proprie emozioni negative e a gestirle non solo attraverso il cibo. In letteratura scientifica è stata ampiamente documentata l’elevata efficacia della terapia cognitivo-comportamentale tanto da risultare la tecnica di elezione per il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare.”

    Dott. Marco Lorusso – Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
    Dott.ssa Francesca Saija – Psicologa

  • Giornata Internazionale della Donna nei centri diurni di Bologna e Parma

    In occasione della Giornata Internazionale della Donna, ricorrenza che cade oggi, 8 marzo, gli ospiti e gli operatori dei centri diurni per anziani, “Melograno”, “Monsignor Bonicelli” e “Bice Leoni”, gestiti da Società Dolce a Bologna e a Parma, hanno festeggiato e preparato alcuni lavoretti, scegliendo come protagonista la mimosa, simbolo di questo evento.

    La mimosa riesce a crescere anche in terreni difficili, caratteristica che la “accomuna” alle donne e al loro difficile e tortuoso percorso per raggiungere la parità di diritti e opportunità: sono infatti ancora tanti i passi da fare per raggiungere l’effettiva parità di genere ed eliminare gli stereotipi ancora diffusi persino tra i giovani.

    In questi ultimi anni, il raggiungimento della parità di genere è diventato un obiettivo prioritario per molte istituzioni: per le Nazioni Unite, tanto da inserirlo tra i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 (goal n.5); per l’Unione Europea, per la quale la parità di genere non può prescindere da investimenti in tema di istruzione, lavoro, leadership femminile, retribuzione e contrasto alla violenza.

  • Chi pulisce davanti a casa sua pulisce il mondo!

    ( antico proverbio orientale)

    A  Bologna in Via Campana n°3 vi è un edificio nel quale si trovano due Servizi di Asp, gestiti dalla Cooperativa Sociale Società Dolce. Entrambi hanno come acronimo la sigla Vis che significa “Vivere insieme solidali”. All’interno dell’edificio si trova un Centro di accoglienza  in cui sono accolti 25 ragazzi stranieri, sono lì in attesa di essere collocati in una comunità di seconda accoglienza; la struttura si chiama infatti “Vis MSNA” (che sta per “Minori stranieri non accompagnati”). Sui quattro lati dell’edificio ci sono 27 alloggi, quelli a piano terra si affacciano su dei piccoli giardini. Sono destinati a famiglie, coppie e singoli che sono seguiti dai Servizi Sociali con lo scopo di far loro raggiungere una piena autonomia abitativa (per entrare in case Acer o soluzioni simili) e infatti il nome di questo Servizio è “Vis Transizione abitativa”.

    Di recente è stato avviato un progetto di Cittadinanza attiva in cui una volta alla settimana tre ragazzi del Vis MSNA si alternano nella pulizia di tutte le aree verdi circostanti l’edificio, il vialetto e i giardini antistanti gli appartamenti. Ciò avviene per responsabilizzare i minori riguardo all’ambiente in cui vivono e  per trasmettere loro il senso di rispetto nei confronti del vicinato e renderli protagonisti del contesto in cui vivono per comprenderne maggiormente le regole, diventando loro stessi portatori di questi concetti e così supportare gli abitanti del Vis Transizione.

    Il supporto educativo collabora con i ragazzi strutturando un percorso di accompagnamento sulle dinamiche basilari che possono incontrare nel mondo del lavoro: rispetto degli orari, delle mansioni, raggiungimento dell’obiettivo e qualità del lavoro svolto. Sempre in quest’ottica, al raggiungimento dell’obiettivo, verrà corrisposto un buono spesa da poter utilizzare in autonomia.
    In conclusione: loro partecipano ad una mansione utile di cui beneficiano tutti coloro che vivono lì, sono motivati anche con una piccola gratificazione e questo lavoro ha su di essi un buon impatto educativo. Insomma è come prendere tre piccioni con una fava!

  • Villa Ramiola

    Villa Ramiola sorge sulle colline di Medesano, in un territorio connotato dalla presenza di importanti sorgenti d’acqua magnesiaca, la cui storia è radicata in quella del territorio da secoli.

    Struttura privata, può accogliere 31 persone in casa di riposo e 59 in casa residenza anziani, in camere doppie o singole, ognuna con bagno privato, telefono, tv, termostato, letti articolati e un’ampia vista sull’ampio parco secolare, usufruibile dagli ospiti durante la bella stagione.  Dai soggiorni panoramici delle torri dell’edificio si ammirano scorci naturali di rara bellezza.

    La struttura conserva intatto il fascino liberty, in un’atmosfera elegante, con la possibilità di personalizzare le camere da parte degli ospiti.  Diversi locali sono destinati alla lettura, alla conversazione, all’ascolto della musica e della televisione, con salotti di colloquio per garantire la privacy per amici e parenti e un piccolo bar attrezzato.

    Grande attenzione è posta nella cura della persona anziana, con personale assistenziale e sanitario altamente specializzato e nella qualità del tempo degli ospiti, con attività stimolanti. La palestra è dotata di ausili per la fisioterapia e la rieducazione motoria e per la terapia inalatoria.