• Intervista a Paolo Brentel

    A seguito della mostra di Paolo Brentel, noto architetto, presso Residenza al Parco di Galzignano Terme (PD) lo scorso 14 ottobre 2021, Fiorinto Scirgalea – psicologo dell’area socio sanitaria della cooperativa sociale Società Dolce – ha voluto intervistare l’autore.

    Chi è Paolo?
    Paolo Brentel nasce a Salboro (Pd) nel 1947. Dopo la scuola per geometri e il liceo artistico frequentato a Venezia, si laurea in Architettura nel capoluogo veneto con 110 e lode, sotto la guida del prof. Carlo Scarpa. Sposato, padre di due figli e nonno.

    Come nasce l’idea della pittura?
    L’idea della pittura – racconta Paolo con un timido sorriso – nasce dall’incontro con Dolores Grigolon, maestra di figura al liceo artistico di Venezia, che mi ha incoraggiato. Durante la mia esperienza professionale ho fatto molti lavori tra disegni e sculture.
    Nel 2020, all’arrivo a Residenza al Parco, ho ripreso a dipingere perché con la pittura alleno la mente, mi aiuta a controllare, a non perdermi, ma soprattutto mi dà positività.

    Perché Brentel 14?
    14 è il numero della mia stanza, è un bel numero (7+7) – dice Paolo con un sorriso che illumina il volto e riprende in mano il suo pennello e continua a dipingere.

    Paolo mi ha voluto regalare un suo quadro consegnato dalla neo coordinatrice Elena Ceccarello.

    “farfalle in città”
     La farfalla non vive per cibarsi e invecchiare,
    vive solamente per amare e concepire.
    E’ un simbolo dell’anima.
    Hermann Hesse

    Il simbolo della farfalla mette in evidenza aspetti sottili ed elevati dell’uomo.
    La Farfalla  da tempi molto lontani ed in culture diverse, è spesso stato associato alla  trasformazione interiore.
    Il Bruco che diventa Farfalla, come la voglia di cambiare e trasformarci per meglio adattarci ai contesti e alle situazioni in tutta la nostra interezza con grande pienezza.

    Fiorinto Scirgalea
    Psicologo, Staff area socio Sanitaria – Società Dolce

  • Opere in mostra a Residenza al Parco

    MOSTRA PITTORICA A CURA DI PAOLO BRENTEL
    Giovedì 14 ottobre, ore 14.30
    presso il Centro Servizi per Anziani “Residenza al Parco”
    via Cengolina, 2A Galzignano Terme (PD)

     

    La mostra sarà inaugurata alla presenza di Riccardo Masin – sindaco di Galzignano Terme, di Federica Giacomin – assessore al Tempo libero, e della famiglia Brentel.
    Le opere resteranno esposte all’esterno della struttura così che Ospiti e familiari in visita possano ammirarle durante gli incontri con i propri cari.

     

    Noto architetto vigontino, Paolo Brentel, all’interno della struttura, si è sempre dimostrato interessato alla pittura sia con colori a cera che acquarelli. Attualmente ha realizzato più di 25 dipinti.

    Accesso consentito con Green Pass.
    Evento realizzato con il patrocinio del Comune di Galzignano Terme

     

  • Residenza al Parco apre ai familiari

    Lunedì 10 maggio, in linea con le nuove direttive nazionali e regionali, hanno riaperto le visite ai familiari presso la struttura Residenza al Parco di Galzignano Terme.
    Grande gioia e commozione non solo per Ospiti e famigliari ma anche per tutto il personale della struttura che si è adoperato per organizzare al meglio gli incontri che si svolgono con cadenza settimanale e hanno una durata di mezz’ora ciascuno.
    Il servizio educativo, approfittando della bella stagione, ha predisposto delle zone dedicate nel parco di fronte alla struttura, immersi nel verde e circondati dalla meravigliosa cornice dei colli euganei. Massima attenzione è stata data alle norme di sicurezza relative al decreto; i famigliari indossano guanti e mascherina ffp2 e tutte le postazioni vengono sanificate di volta in volta.
    Nonostante ci siano ancora distanze fisiche da rispettare, sguardi e parole riescono ad abbracciare e sostenere i cuori dei nostri anziani.

  • I cuscini sensoriali come elementi di stimolazione cognitiva

    Il Servizio Psicologico ed Educativo di Residenza al Parco ha ideato e promosso una nuova iniziativa rivolta agli ospiti con declino cognitivo avanzato che necessitano di nuovi strumenti in grado di rispondere ai loro bisogni. Da qui nasce l’idea di creare i “cuscini sensoriali”, ispirati alla metodologia montessoriana di stimolazione multisensoriale. Si tratta apparentemente di semplici cuscini ai quali sono stati applicati i cosiddetti “elementi di stimolazione” (es. cerniere, chiavi, bottoni e lacci) che fanno parte della storia e dei vissuti personali della quotidianità di una persona e sono in grado di favorire il processo mnesico della reminiscenza. In particolare vengono rinforzate le abilità cognitive e motorie fini, attraverso diversi colori, odori e funzioni di prensilità. Grazie a questi innovativi cuscini è possibile rispondere ad alcune difficoltà comportamentali, che spesso gli ospiti in struttura fanno fatica a sfogare, come l’affaccendamento (toccare oggetti in modo casuale nell’ambiente).
    Tale iniziativa è stata accolta con favore ed entusiasmo anche da parte dei familiari che hanno contribuito attivamente nella realizzazione degli stessi. I cuscini rappresentano un ausilio nella terapia non farmacologica. Usati in autonomia, ma sotto la supervisione di un operatore specializzato; contribuiscono a migliorare il benessere psico-cognitivo degli ospiti.

    “Quando ho letto uno dei progetti che la struttura vorrebbe realizzare, cioè dei cuscini terapeutici per malati di Alzheimer, la mia mente è partita in quarta. Sono andata a visitare il link e ho cominciato a cercare materiale simile che avevo in casa. Ho tagliato la stoffa, posizionato gli oggetti e cuciti come la fantasia mi ispirava. Il risultato mi è piaciuto e ne ho fatti 3, uno diverso dall’altro. Poi copiando dal link ho fatto diversi cuscinetti più piccoli con diverse stoffe e contenuti. Spero tanto che siano utili ai nostri familiari, li ho fatti pensando a loro con tanto affetto e amore.”
    Gabriella, familiare