• Bando di Servizio Civile Universale 2019

    PROROGA DELLA SCADENZA AL 17 OTTOBRE 2019

    È prorogata di una settimana la scadenza del bando per la selezione di 39.646 volontari, inizialmente fissata alle ore 14.00 del 10 ottobre 2019.
    I giovani tra i 18 e 28 anni – cittadini italiani, di altri Paesi dell’Unione europea o di Paesi extra Ue purché regolarmente soggiornanti in Italia – hanno quindi tempo fino alle ore 14.00 del 17 ottobre 2019 per presentare la domanda.
    La proroga, richiesta da numerosi enti e da alcune Regioni, risponde all’esigenza di concedere qualche giorno in più ai ragazzi che quest’anno, tra le altre cose, si sono confrontati con una procedura completamente nuova rispetto al passato. L’obiettivo è dunque di favorire la massima partecipazione degli interessati.

    Si ricorda che la domanda può essere presentata esclusivamente on line, da PC, smartphone o tablet, accedendo alla piattaforma DOL https://domandaonline.serviziocivile.it tramite SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Si tratta di una innovazione importante, in linea con la strategia del nostro Paese di accelerare il passaggio all’identità digitale per tutti i cittadini – a partire proprio dai giovani – e con l’impegno dell’amministrazione a rendere più semplici e trasparenti i processi.
    Si invitano i giovani a richiedere lo SPID tempestivamente e di non aspettare gli ultimi giorni del bando, come invece è avvenuto ad oggi in molti casi, per essere certi di rispettare i tempi di scadenza.
    I candidati non italiani che non possono disporre dello SPID, come sta già avvenendo fin dalla pubblicazione del bando, potranno accedere alla piattaforma attraverso apposite credenziali da richiedere al Dipartimento secondo la procedura riportata nella homepage del sistema DOL. Si fa riferimento, in particolare, ai cittadini di altri Paesi UE, di Svizzera, Islanda, Norvegia e Liechtenstein, e di Paesi extra Unione Europea in attesa di rilascio o di rinnovo di permesso di soggiorno. Allo stesso modo potranno richiedere l’accesso con credenziali i giovani  richiedenti asilo o rifugiati o che in virtù di situazioni particolari non riescono a ricevere lo SPID dagli Identity Providers.

    Si rammenta che tutte le informazioni utili a partecipare sono pubblicate sul sito dedicato  https://scelgoilserviziocivile.gov.it/ e che è disponibile la Guida per la compilazione e la presentazione della Domanda On Line con la piattaforma DOL.

     


     

    E’ aperto il bando di servizio civile universale 2019 con scadenza alle ore 14.00 del 10/10/19

    Ecco il LINK alla notizia del bando con tutti gli allegati e i rimandi.
    Possono presentare domanda i giovani/e che:
    1. hanno compiuto il diciottesimo anno di età e non hanno superato il ventottesimo anno di età (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda
    2. sono cittadini italiani, oppure cittadini degli altri Stati membri dell’Unione Europea, oppure cittadini di un Paese extra-UE purchè regolarmente soggiornanti in Italia
    3. non hanno riportato condanna anche non definitiva alla pena di reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione od esportazione illecita di armi o materie esplodenti ovvero per delitti riguardanti l’appartenza od il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata

    La novità di questo bando è che si può presentare domanda solo online tramite la piattaforma DOL: domanda digitale tramite SPID
    Invitiamo tutti i giovani ad acquisire l’identità digitale SPID oppure le credenziali di accesso seguendo queste indicazioni:
    – I cittadini italiani residenti in Italia o all’estero ed i cittadini di Paesi extra Unione Europea regolarmente soggiornanti in Italia possono accedervi esclusivamente con SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale.
    – I cittadini appartenenti ad un Paese dell’Unione Europea diverso dall’Italia o a Svizzera, Islanda, Norvegia e Liechtenstein, che ancora non possono disporre dello SPID, e i cittadini di Paesi extra Unione Europea in attesa di rilascio di permesso di soggiorno, possono accedere ai servizi della piattaforma DOL previa richiesta di apposite credenziali al Dipartimento a questo LINK.


    Per l’a.a. 2019-2020 La Venenta Coop Sociale Onlus ha presentato, insieme a Società Dolce e GAVCI, il progetto “INTEGRARE ACCOGLIENDO” rivolto a minori e giovani in condizione di disagio ed esclusione sociale.

    SETTORE e AREA DI INTERVENTO: Assistenza 3: minori e giovani in condizione di disagio ed esclusione sociale
    DURATA DEL PROGETTO: 12 mesi

    Il progetto ha come obiettivo principale quello di far entrare i volontari a contatto con alcuni dei soggetti più fragili della popolazione. Nello specifico minori stranieri non accompagnati e madri/ragazze minorenni gestanti o con figli a carico che vivono una situazione di forte vulnerabilità sociale. Le attività avranno luogo presso il villaggio del fanciullo a Bologna e presso le comunità di pronta accoglienza/educative collocate sia nel centro di Bologna che nella vicina provincia di Argelato e San Giorgio. La scelta stessa delle sedi di attuazione del progetto non è casuale. Si vuole infatti far sperimentare ai volontari l’esperienza di rapportarsi con i diversi enti locali.
    I volontari sperimenteranno da vicino cosa significa promuovere lo sviluppo emotivo, la rielaborazione dei vissuti, il supporto nelle normali pratiche quotidiane (sanitarie e scolastiche) e l’ideazione di attività laboratoriali con finalità educativa rivolte ai più piccoli. Tutto questo costantemente seguiti e supportati dalle equipe educative con le quali condivideranno momenti di formazione e riflessione sui casi.

    OBIETTIVI DEL PROGETTO:
    1) Potenziare le attività di animazione ed educative per i minori accolti realizzando attività laboratoriali pomeridiane o nei periodi di chiusura scolastica; ideando attività socio educative volte a migliorare le dinamiche di gruppo e  al supporto nello studio e nello svolgimento dei compiti.
    2) Promuovere la conoscenza del sistema dei servizi socio sanitari pubblici e privati promuovendo la partecipazione dei volontari a tavoli tecnici organizzativi; promuovendo la loro partecipazione a momenti di organizzazione interna dove vengono condivise le decisioni del servizio sociale inviante il nucleo/il minore.
    3) Promuovere percorsi di accompagnamento e rafforzamento nella partecipazione e nella motivazione in campo formativo – professionale alle/ai minori attraverso attività di sostegno all’apprendimento seguendo quotidianamente i minori nello svolgimento dei compiti scolastici e accompagnandoli nella scelta del proprio percorso scolastico o di inserimento nel mondo del lavoro.
    4) Accompagnare i/le minori o le mamme verso un percorso di autonomia facendo ricorso anche alla rete dei servizi territoriali potenziando la loro conoscenza e fruizione dei servizi informativi e orientativi rivolti alla loro fascia d’età e potenziando l’utilizzo autonomo della propria rete sociale.
    5) Favorire il lavoro di équipe e la crescita del giovane in Servizio Civile che parteciperà ai momenti di riunione d’equipe e ai diversi momenti formativi, in particolare quelli di supervisione.

    ATTIVITA’ DEL PROGETTO:
    – Supporto allo studio e all’apprendimento della lingua italiana;
    – Supporto nella gestione delle principali pratiche burocratiche;
    – Supporto nella gestione dei propri spazi ed effetti personali;
    – Supporto nella scoperta dei servizi offerti dal territorio di riferimento;
    – Accompagnamenti scolastici;
    – Accompagnamenti sanitari;
    – Organizzazione di attività ricreativo-educative per il periodo estivo;
    – Organizzazione di momenti ludico-ricreativi;
    – Organizzazione di attività laboratoriali legati ai bisogni dei/delle minori;
    – Organizzazione di gite sul territorio;
    – Organizzazione di attività sportive;
    – Partecipazione alle equipe e alle supervisioni
    I volontari avranno il ruolo di protagonisti non solo nella programmazione delle suddette attività, ma anche nel loro svolgimento affiancando quotidianamente utenti ed equipe educativa.

    PRINCIPALI CONSIGLI PER CANDIDARSI A QUESTO PROGETTO:
    Dal punto di vista dei titoli accademici è preferibile essere in possesso di laurea in:
    – Educatore professionale
    – Educatore sociale
    – Educatore ai servizi per l’infanzia
    – Psicologi o assimilati
    – Antropologia
    – Lingue e letterature straniere (francese-inglese)

    Dal punto di vista invece delle competenze personali è bene essere dotati di:
    – pazienza
    – empatia
    – propensione all’ascolto attivo
    – capacità d’adattamento

    Per maggiori info: [email protected]

    Leggi la scheda di sintesi del progetto INTEGRARE ACCOGLIENDO
    Leggi la scheda degli elementi essenziali del progetto INTEGRARE ACCOGLIENDO

  • Chi ha paura dei conflitti

    Laboratorio sulla gestione dei conflitti con l’obiettivo di smascherare le cosiddette strade obbligate e, di conseguenza, la promozione di un pensiero creativo rispetto alla soluzione dei problemi di gruppo e al raggiungimento degli obiettivi

    Il percorso formativo, realizzato in collaborazione con la Scuola di Pace di Montesole, prevede 10 incontri laboratoriali che si svolgeranno negli spazi di Casa Birba (Via Zanardi 317/2 a Bologna) e 2 weekend formativi nell’arco del 2020. Per quattro partecipanti ci sarà anche la possibilità di prendere parte ad un Youth Exchange di dieci giorni in Olanda organizzato da Olde Vechte Foundation nell’ambito del progetto “Shifting Paradigms”.
    L’invito a partecipare è esteso alla cittadinanza ed è consigliato in particolar modo per chi volesse approfondire le proprie conoscenze e sviluppare nuove competenze nell’ambito della mediazione dei conflitti, anche da rinvestire nel proprio ambito professionale.

    La partecipazione è gratuita, ma i posti sono limitati.
    Per iscrizioni e/o richieste di informazioni, scrivere a [email protected]

    Scopri il programma

  • Consulenze educative 0-14 anni San Giovanni in Persiceto

    E’ un servizio di accoglienza e di ascolto rivolto ai genitori per sostenere le competenze educative nella relazione con i figli, partendo dalle loro risorse e potenzialità.
    Offre colloqui riservati con professionisti dell’educazione (pedagogisti, psicologi, educatori professionali) per riflettere sui bisogni e le difficoltà dei figli nei cambiamenti tipici dell’età, un ascolto attento e attivo per orientare e accompagnare il genitore nel pieno sviluppo del proprio ruolo.
    Il servizio è rivolto a tutti i genitori con bambini/ragazzi da 0 a 14 anni.

    Per informazioni ed appuntamenti, è possibile contattare direttamente il professionista ai recapiti sottoindicati.


    >>> E’ possibile svolgere i colloqui in presenza o online

  • Consulenze educative 0-14 anni San Giovanni in Persiceto

    E’ un servizio di accoglienza e di ascolto rivolto ai genitori per sostenere le competenze educative nella relazione con i figli, partendo dalle loro risorse e potenzialità.
    Offre colloqui riservati con professionisti dell’educazione (pedagogisti, psicologi, educatori professionali) per riflettere sui bisogni e le difficoltà dei figli nei cambiamenti tipici dell’età, un ascolto attento e attivo per orientare e accompagnare il genitore nel pieno sviluppo del proprio ruolo.
    Il servizio è rivolto a tutti i genitori con bambini/ragazzi da 0 a 14 anni.

    Per informazioni ed appuntamenti, è possibile contattare direttamente il professionista ai recapiti sottoindicati.


    >>> E’ possibile svolgere i colloqui in presenza o online

  • Consulenze educative 0-14 anni

    E’ un servizio di accoglienza e di ascolto rivolto ai genitori per sostenere le competenze educative nella relazione con i figli, partendo dalle loro risorse e potenzialità.
    Offre colloqui riservati con professionisti dell’educazione (pedagogisti, psicologi, educatori professionali) per riflettere sui bisogni e le difficoltà dei figli nei cambiamenti tipici dell’età, un ascolto attento e attivo per orientare e accompagnare il genitore nel pieno sviluppo del proprio ruolo.
    Il servizio è rivolto a tutti i genitori con bambini/ragazzi da 0 a 14 anni.

    Per informazioni ed appuntamenti, è possibile contattare direttamente il professionista ai recapiti sottoindicati.


    >>> E’ possibile svolgere i colloqui in presenza o online

  • Consulenze educative 0-14 anni

    E’ un servizio di accoglienza e di ascolto rivolto ai genitori per sostenere le competenze educative nella relazione con i figli, partendo dalle loro risorse e potenzialità.
    Offre colloqui riservati con professionisti dell’educazione (pedagogisti, psicologi, educatori professionali) per riflettere sui bisogni e le difficoltà dei figli nei cambiamenti tipici dell’età, un ascolto attento e attivo per orientare e accompagnare il genitore nel pieno sviluppo del proprio ruolo.
    Il servizio è rivolto a tutti i genitori con bambini/ragazzi da 0 a 14 anni.

    Per informazioni ed appuntamenti, è possibile contattare direttamente il professionista ai recapiti sottoindicati.


    >>> E’ possibile svolgere i colloqui in presenza o online

  • Giocare con il fango

    Giocare con il fango, sporcarsi le mani… sentire le gambe pesanti perché gli stivaletti ne sono intrisi.
    Non è solo divertente per un bambino giocare con il fango; è liberatorio, è un’azione che evoca quasi ad un gesto eroico. Posso! Lo faccio! Mi sporco! Mi libero! Nessuno può fermarmi!
    Il gioco e il divertimento dei bambini sono strettamente legati alla spontaneità, alla libertà, alla istintività e ogni volta che un bambino gioca libero di esprimersi come vuole non può che essere un momento divertente e da ricordare.
    Per un bambino giocare, ma soprattutto giocare sporcandosi, rappresenta una scalata… quel gesto quasi eroico che ti consente di credere maggiormente in te stesso, che ti aiuta, in prospettiva, a scegliere anche di pancia prima che ti testa… che ti consente di sporcarti per scegliere che non lo farai mai più o farse lo varrai fare nuovamente.
    Ritengo che la scuola dell’infanzia possa quasi poeticamente ancora consentire questo. Anzi, credo che da 0 a 6 anni (ma sarebbe meglio anche oltre) debba essere offerto a qualsiasi bambino questa opportunità.
    Sporcarsi e giocare con il fango è un esempio sul quale sono costruite e si possono costruire infinite altre azioni. Il gioco di per sé è una azione educativa e giocare anche con il fango, dal nostro punto di vista aiuta a crescere, concorre alla formazione e allo sviluppo della fantasia, sostanzia quel sano senso di libertà che da bambini deve essere alimentato quotidianamente.
    I benefici di un gioco libero, e solo apparentemente disordinato, sono fondamentali per un sano sviluppo fisico e psicologico; purtroppo gli adulti tendono a mettere divieti ovunque, a volte anche senza un concreto motivo, e questo a scapito della libertà e spontaneità del gioco.
    I motivi dei divieti sono i diversi e ripetitivi, quasi noiosi: non si deve toccare la terra perché si sporcano le mani, non si deve saltare nelle pozzanghere perché si sporcano i pantaloni, non si deve pasticciare perché si sporca la casa, non si deve toccare gli animali perché non si sa mai…
    Nelle nostre scuole e nei nostri servizi educativi ci piace dire: puoi sporcarti!

    Cristiana Gattai
    Coordinatrice pedagogica Società Dolce

  • Al San Sisto un teatro stabile di comunità

    Quando lo spazio crea bellezza
    “Mondo interno e mondo esterno si incontrano inaugurando nuovi confini interiori e nuovi accessi a inedite possibilità.” Ugo Morelli
    Meta Morfosi Asp è un’associazione di Bologna che si occupa della diffusione del Playback Theatre nel territorio. Il Playback Theatre nasce come una delle forme sperimentali delle esplorazioni teatrali degli anni settanta che cercavano di coinvolgere il pubblico e di portare il teatro più vicino alla realtà quotidiana. Per fare questo Jonathan Fox ha unito lo storytelling con le teorie sistemico relazionali e i metodi attivi. Da allora Il Playback Theatre si è diffuso in tutto il mondo con compagnie e praticanti in oltre 30 paesi, con performance che costituiscano momenti di incontro regolare per le persone e le comunità in cui, attraverso questo metodo, si condividono aspetti della propria vita.

    Meta Morfosi ha vissuto negli anni una profonda collaborazione con diversi centri di accoglienza della realtà bolognese, in particolare con il Centro Beltrame, Casa Willy, Casa Mila, Madre Teresa di Calcutta, il Laboratorio E20, il Centro Rostom, creando rituali comunitari di Playback Theatre.

    Questi rituali comunitari si sono basati sulla narrazione e restituzione artistica delle storie delle persone onorate nella loro particolarità ed elevate ad una dimensione transpersonale, come accade nei rituali. Il Playback Theatre focalizza l’energia individuale e di gruppo in modo tale che il pubblico viene coinvolto in un’esperienza dove spesso le persone si sentono contemporaneamente piene di energia e rilassate, con un senso di rinnovamento fisico e psichico. Si esce infatti da una performance aperti e risvegliati nei confronti del mondo. Questo effetto non è diverso da quello che la gente ha sperimentato da tempo immemorabile dopo speciali cerimonie comunitarie.

    Da queste esperienze è nato il profondo desiderio di rendere stabile una realtà teatrale che desidera portare bellezza in luoghi per lo più attraversati da sofferenza. Così è nata l’idea di connotare il Centro San Sisto con un teatro stabile di comunità come luogo di incontro e fruizione da parte della cittadinanza, delle scuole, di giovani, di chi decide di trascorrere tempo a teatro ma in un un luogo insolito che può diventare conosciuto e più familiare.
    Un teatro di comunità che attraverso lo strumento del Payback Theatre possa creare rituali di narrazione e ascolto molto poetici e profondi dove l’emozione del singolo incontra le emozioni degli altri. Una forma di teatro accessibile a tutti, dove ognuno può trovare il suo spazio.

    Questo teatro di comunità nasce presso il Centro di Pronta Accoglienza S. Sisto, luogo creato nell’estate del 2017 per dare risposta all’emergenza abitativa. Il Centro ospita nuclei familiari provenienti da diverse zone della città, presenti sul territorio italiano da anni, di origine culturale e religiosa diversa che per vari motivi non sono riusciti a sostenere i costi di locazione del proprio alloggio e sono stati sottoposti a procedure di sfratto.
    Il Centro abita gli spazi di un ex-ostello della gioventù che per la sua natura strutturale prevede spazi di socializzazione e vita in comune. Le famiglie accolte si trovano quindi a dover affrontare, in un momento di estrema fragilità e spaesamento, un nuovo modo di vivere, in un nuovo territorio e con nuovi inquilini. L’equipe educativa svolge un importante lavoro di comunità volto alla creazione di reti sociali sul territorio per rispondere ai bisogni diversificati delle famiglie accolte.

    Occuparsi di uno spazio, caratterizzarlo con rituali artistici e di grande valore umano significa considerare che non esista un “ambiente non umano” per un essere umano; l’interno e l’intorno sono circolari e ricorsivi, sono dentro e fuori di noi allo stesso tempo.
    I dualismi con cui abbiamo separato mente e corpo, essere umano e natura, dentro e fuori, introiezione e proiezione, sono sempre meno giustificabili. 
    I sistemi emozionali che sono alla base dei nostri comportamenti possono essere sostenuti nella loro espressione e favorire esiti di estensione e emancipazione individuale, soprattutto in percorsi guidati centrati sulle esperienze estetiche, artistiche e naturali. In queste situazioni sempre più diffuse e riconosciute, mondo interno e mondo esterno si incontrano inaugurando nuovi confini interiori e nuovi accessi a inedite possibilità.” (La bellezza che cura a cura di Ugo Morelli).

    A cura di Mara Silvestri in collaborazione con Meta Morfosi Asp

    Guarda la locandina dell’evento
    www.meta-morfosi.it
    FB: Meta Morfosi Asp Playback Theatre Bologna

  • Diamoci la carica: un defibrillatore per Pianoro

    In Italia, l’arresto cardiaco colpisce oltre 60mila persone all’anno, mentre in Europa ne uccide oltre 1.000 al giorno, guadagnandosi il gradino più alto sul podio delle cause di morte nel mondo occidentale.
    Fattore decisivo per salvare una vita è il tempo: la rianimazione cardiopolmonare avviata sin dai primi istanti dell’evento, associata alla defibrillazione precoce, può determinare una percentuale di sopravvivenza fino al 75%. La presenza di defibrillatori nelle città, nelle piazze, nei luoghi pubblici, accompagnata da un’adeguata formazione sul loro utilizzo anche a comuni cittadini, può salvare una vita.
    La cooperativa sociale Società Dolce dona ai cittadini di Pianoro un defibrillatore e invita all’evento “Diamoci la carica”, che si terrà mercoledì 18 settembre alle ore 11.30, presso il Centro socio ricreativo “Giusti”, alla presenza della sindaca di Pianoro, Franca Filippini e di Sara Saltarelli, responsabile area Assistenza alla Persona di Società Dolce.
    La Pubblica Assistenza di Pianoro farà una dimostrazione sul corretto utilizzo del defibrillatore e il Centro Giusti offrirà un buffet agli intervenuti.

    Guarda la locandina dell’evento