• OZZANO DELL’EMILIA – CENTRI ESTIVI 2023 

    Un’estate di allegria ad Ozzano dell’Emilia (BO) con i centri estivi organizzati da Società Dolce!
    Al via le iscrizioni dal 17\04\2023 per i centri estivi per i bambini 3 -6 anni e i ragazzi 6-11 anni:
     “CON LA TESTA TRA LE NUVOLE…” CENTRO ESTIVO 3-6 anni
    Presso la scuola dell’infanzia Don Milani, via Aldo Moro 10, Ozzano dell’Emilia (BO)
    Iscrizioni dal 17/04/2023 al 18/06/2023
    Per maggiori informazioni e iscrizioni visita la pagina dedicata
    “UN’ESTATE SPAZIALE” CENTRO ESTIVO 6-11 anni 
    Presso la scuola primaria Bruno Ciari, viale 2 Giugno, Ozzano dell’Emilia (BO)
    Iscrizioni dal 17/04/2023 al 25/05/2023
    Per maggiori informazioni e iscrizioni visita la pagina dedicata
  • CENTRI ESTIVI 3-6 ANNI BOLOGNA

    >>> Aggiornamento del 2 maggio <<<
    Il Comune ha alzato da 24 mila a 35 mila euro la soglia Isee per richiedere il contributo per la frequenza dei centri estivi convenzionati con il Comune.
    Questo anche a seguito della decisione del Governo, annunciata ieri, di stanziare risorse ai Comuni, la cui stima per Bologna è di circa 350 mila euro. Il Comune ha infatti scelto di utilizzare queste risorse non per coprire parte dei costi che già impiega per i centri estivi, complessivamente circa 2 milioni e 140 mila euro, ma per ampliare la fascia di famiglie che possano richiedere il contributo.


    Dal 26 aprile al 16 maggio saranno aperte le iscrizioni per i centri estivi 2023 del comune di Bologna.

    Le sedi proposte da Società Dolce sono MARAMEOPACIUGO e AL CINEMA.
    I centri estivi saranno attivi nel periodo di sospensione delle attività educative e scolastiche, da giugno a settembre, con diverse aperture anche per il mese di agosto, per offrire maggiori opportunità alle famiglie.
    La Regione Emilia Romagna ha confermato l’erogazione dei contributi per complessivi 300 euro a bambino: un massimo di 100 euro per ciascuna settimana se il costo di iscrizione previsto dal soggetto gestore del centro estivo, è uguale o superiore al contributo; pari all’effettivo costo di iscrizione per settimana se lo stesso è inferiore a 100 euro.
    Le iscrizioni e la richiesta di contributo si fanno online fino al 16 maggio, dopo tale data, sarà possibile iscriversi nel caso ci fossero ancora posti disponibili senza però la possibilità di richiedere il contributo.
    Quest’anno è necessario presentare l’Isee per ottenere il contributo entro e non oltre il 15 aprile.

    Per maggiori informazioni potete consultare il sito del Comune:
     Fare l’iscrizione ai servizi estivi 3-14 anni | Comune di Bologna

    Vieni a trovarci all’open day>>> scarica il volantino
  • Iscrizione nidi Bologna – posti calmierati 2023-24

    Le iscrizioni per i posti privati a retta calmierata del Comune di Bologna nei nidi d’infanzia Filonido, Le Ali di Alice e Marameo, per l’anno educativo 2023-2024, sono aperte dalle ore 10 del 16 marzo a tutto il 22 marzo 2023.
    Tutte le informazioni sono rese pubbliche nella rete civica iperbole del Comune di Bologna a questa pagina.
    In concomitanza con il periodo di apertura del bando comunale sono organizzati gli open day presso le strutture e gli incontri nei quartieri rivolti alle famiglie interessate.

    Per poter presentare una domanda di iscrizione potete contattare l’infopoint via mail: [email protected] o  al numero 337 1177466.

    A termine della raccolta sarà comunicato l’esito della graduatoria per l’assegnazione dei posti. Le richieste di iscrizione pervenute oltre i termini stabiliti sono ordinate in ordine cronologico. I posti che si liberano in corso d’anno sono assegnati ai bambini presenti nelle liste d’attesa.

    Per visionare il regolamento e i criteri di ordinamento specifici clicca qui.

    Per informazioni: 337 1177466 – [email protected]

  • Integrazione delle persone con disabilità mentale: Spazio Rondine fa primavera

    Il centro educativo per persone con disabilità mentale Rondine diventa Spazio Rondine e cambia sede.
    Il nuovo spazio si colloca all’interno di un contesto altamente socializzante e aperto al territorio, qual è il Dopolavoro ferroviario di via Sebastiano Serlio, a Bologna.
    Tra campi da calcio, da bocce, centro sociale anziani, palestra, birreria, cinema all’aperto e location per le iniziative estive bolognesi, le persone seguite da Società Dolce, gestore del servizio, potranno sperimentare nuovi percorsi d’integrazione.
    Laddove di solito le persone affette da problemi psichiatrici vengono isolate in spazi chiusi e fuori dalla società, qui saranno integrati al territorio, grazie alla collaborazione tra il dipartimento di Salute Mentale dell’ASL di Bologna e il Terzo settore, con un’associazione di promozione sociale e una cooperativa sociale.

    All’evento di inaugurazione erano presenti l’assessore al welfare Luca Rizzo Nervo, il direttore del dipartimento di Salute mentale dell’ASL Fabio Lucchi, Carla Ferrero, vicepresidente di Società Dolce e la presidente del Dopolavoro ferroviario, Marzia Pasotti.
    “La cooperativa – ha detto Carla Ferrero – lavora nel campo della salute mentale dall’inizio degli anni Novanta. Da allora la risposta alla salute mentale è completamente cambiata, si opera sul budget di salute, con un’importante rivoluzione per i pazienti, ma anche per il gruppo di lavoro, che ringrazio tantissimo. Il cambiamento che i servizi hanno fatto nell’ambito della salute mentale non sarebbe stato possibile senza la loro elasticità e impegno. Siamo passati da un contesto stabile, con orario giornaliero dalla 8 alle 16 per una ventina di pazienti a settimana, a 150 persone a settimana, con attività non solo di gruppo, ma individuali, di accompagnamento, costruite sui bisogni del paziente.”

    Un percorso di cambiamento lungo e complesso, riconosciuto anche dall’assessore Luca Rizzo Nervo, che ha ringraziato per l’impegno nel campo della salute mentale in questi decenni e per la capacità di evolvere col cambiare dei bisogni: “Questo – ha detto – non è uno spazio per i pazienti, ma è uno spazio per la città, della città. La vulnerabilità e la fragilità non sono qualcosa che va nascosto, ma va al centro del nostro progetto di cittadinanza inclusiva.”
    Il dopolavoro, come ha ricordato la presidente Marzia Pasotti, esiste dal 1929 e oggi, con Società Dolce, apre gli spazi all’integrazione.

  • Inaugurazione Spazio Rondine

    Consorzio Indaco e Cooperativa Sociale Società Dolce sono lieti di invitarVi all’inaugurazione di SPAZIO RONDINE
    Intervengono:
    Luca Rizzo Nervo, Assessore Welfare, Nuove Cittadinanze e Fragilità, Comune di Bologna
    Fabio Lucchi, Direttore Dipartimento di Salute Mentale-Dipendenze Patologiche, Azienda USL di Bologna
    Marzia Pasotti, Presidente Associazione Dopolavoro Ferroviario, Bologna
    Carla Ferrero, Vicepresidente e Responsabile Area Sede Socio-Sanitaria, Società Dolce
  • Il Sindaco di Bologna al Laboratorio E20

    Venerdì 3 febbraio il Sindaco di Bologna Matteo Lepore, in occasione della “Settimana nel Quartiere Santo Stefano”, ha visitato il Laboratorio E 20 gestito da Società Dolce. Si è anche fermato a pranzo e ha potuto apprezzare e degustare i tortellini fatti in casa con la pasta tirata a mano come una volta, cucinati da coloro che frequentano il Laboratorio quotidianamente.

    La delegazione che accompagnava il Sindaco era composta da Valerio Montalto – direttore generale Comune di Bologna, Stefano Brugnora – presidente di Asp, Annalisa Faccini – dirigente servizi coesione sociale di Asp, Maria Rosa Amorevole – presidente del Quartiere Santo Stefano, e Domenico Pennizzotto – responsabile Ufficio Reti Quartiere Santo Stefano. Ad accoglierli Carla Ferrero – vicepresidente Società Dolce e responsabile Area Sede Socio-Sanitaria, e Luciano Serio – coordinatore responsabile Settore Fragilità.

    Franco Canè, coordinatore del Laboratorio E20, ha fatto loro da Cicerone guidandoli in un tour della struttura: il giardino, il laboratorio di falegnameria, il laboratorio di sartoria, la sala computer, la sala usata per conferenze, seminari e corsi per uso interno ed esterno, la sala di ricreazione e lettura, la sala da pranzo e la cucina. La visita è stata l’occasione per illustrare come si è sviluppato il progetto in questi nove anni di gestione, con un metodo molto particolare, che ha dato ottimi frutti, basato soprattutto sulle relazioni con il vicinato. Con i negozianti e gli artigiani della zona, con la parrocchia, con le associazioni, circoli del quartiere in questi anni si è creata una rete solidale di mutuo aiuto che è maturata da sé. Tutto ciò ha incontrato apprezzamento da parte di tanti cittadini che ormai considerano il Laboratorio E20 una buona e utile risorsa. Le iniziative qui organizzate sono tantissime, due fra tutte: le pulizie del Parco Lunetta Gamberini nel progetto “Cittadinanza attiva” e la gestione di un orto didattico/condiviso negli stessi giardini.

  • La vita dei Sinti

    Il 27 gennaio presso il Quartiere Borgo-Reno, in occasione della Giornata della Memoria in ricordo della Shoah (in lingua Sinti: Porrajmos), in cui si ricorda lo sterminio di milioni di persone (tra cui 500.000 vittime tra Sinti e Rom) è stata allestita una mostra con le foto di Emiliano Medardo Barbieri nelle aree di sosta di Savena e Borgo Panigale. La presidente del Quartiere Borgo-Reno Elena Gaggioli ha partecipato insieme alla vicepresidente Barbieri e al consigliere La Manna. Il fotografo ha presentato la mostra. Una signora Sinti, Susy Debar del campo di Borgo Panigale, ha portato le sue foto e illustrandole ha raccontato la storia della sua famiglia. Si è sviluppato un breve ma significativo dibattito. E’ intervenuta Antonella Gandolfi referente regionale dei servizi rivolti a rom e sinti. L’équipe operativa nei campi di Società Dolce e Open Group è stata presente per tutta la durata dell’evento e ha accolto i cittadini e i Sinti accompagnandoli lungo lo spazio espositivo per condividerne il significato e per rispondere a domande e curiosità. Questa mostra è stata un momento di riconoscimento e condivisione della realtà Sinti, attraverso delle foto che un libero cittadino ha deciso di fare, volendo conoscere la comunità e cercando di rappresentarne la dignità, attraverso i suoi scatti, per costruire insieme un percorso di memoria fotografica di spazi, persone, emozioni.


    (La memoria della persecuzione nazifascista dei Sinti è documentata con diversi video su  https://porrajmos.it)

    La mostra ha ospitato in un unico contesto due racconti differenti: quello del fotografo Emiliano Barbieri, che con le sue foto aveva l’intenzione di andare oltre le immagini stereotipate dei campi Sinti, e quello di una signora residente in un’Area Sosta, che aveva la volontà di trasmettere la storia e i trascorsi della propria famiglia e  comunità tramite le foto appartenenti a suo padre.
  • Lavorare con la fragilità

    Mercoledì 25 gennaio 2023 si è svolta l’Assemblea del Settore Fragilità della Cooperativa sociale Società Dolce.
    Ha avviato l’assemblea Carlo Brighi presentando il programma della mattinata; Lucio Serio ha ringraziato tutti per i risultati raggiunti e per il grande impegno profuso nel lavoro. Ha raccontato di come questo settore negli anni si sia ampliato, diventando una parte sempre più importante della Cooperativa e di come si sia evoluto e abbia dimostrato di affrontare con successo molte sfide, anche difficili, così come è all’altezza di superare quelle presenti e quelle future. Ha proseguito Chiara Roccatagliata, che ha parlato del valore della comunicazione in questo lavoro, rilevando che la sua funzione è diventata indispensabile per migliorare tutti i servizi e, a questo proposito, presto verrà formato un gruppo di lavoro specifico con lo scopo di creare una comunicazione efficace e incisiva al servizio del settore. Alessio Folli ha illustrato i nuovi cambiamenti a riguardo dell’informatizzazione dei servizi che serviranno a classificare sempre più e sempre meglio i dati utili al lavoro, così da avere risposte più chiare e precise per realizzare rapidamente ed efficacemente gli obiettivi prestabiliti.

    Margherita Chiappa ha condiviso quanto è stato fatto durante l’Assemblea estiva a Monte Sole e ha ricordato le parole chiave che avevano contraddistinto quella giornata: responsabilità, fiducia , motivazione e consapevolezza.
    Il programma dell’assemblea è proseguito con la divisione dei presenti in quattro gruppi distinti, ognuno dei quali ha avuto il compito di discutere su un argomento specifico, un “focus” su cui  riflettere e dibattere per  trarne delle idee utili nel lavoro. Si sono condivise opinioni su eventuali nuovi percorsi da progettare e sviluppare insieme in futuro. I gruppi si sono focalizzati sui seguenti servizi: Il servizio Pris (Pronto intervento sociale). I servizi riguardanti l’Abitare. I servizi rivolti alla Gea (Grave emarginazione adulta) e i servizi rivolti a Minori e ai Migranti.

    Riassumere in poche parole quello che è emerso è un impegno piuttosto arduo. Tutti i gruppi però hanno puntualizzato che la formazione specifica sul proprio servizio deve aumentare, in modo da poter  gestire il lavoro con più professionalità. Ridurre l’avvicendamento del personale garantirebbe la formazione di gruppi di lavoro più stabili e duraturi e quindi più efficienti. Lavorare con le persone senza dimora non è solo soddisfare i bisogni primari ma cercare  una via di uscita dalla condizione di disagio. Nell’ipotetico tragitto che una persona può fare per arrivare ad un lavoro e a una casa dalla strada ha necessità di trovare un ambiente umano e familiare, anche in un centro di accoglienza, in un dormitorio, in un centro diurno o in un’alloggio di transizione ed è proprio su questo su cui si deve lavorare di più. Oltre a ciò sono state fatte riflessioni su due gruppi molto vulnerabili: i minori e i migranti che necessitano soprattutto di progetti formativi efficaci e concreti. Ampliare gli orizzonti uscendo dagli schemi abituali per trovare per nuove soluzioni ai problemi che man mano si presentano! Arrivederci al prossimo incontro!

  • Raffreddori ed influenza? Cosa mangiare e cosa evitare

    Dopo la parentesi COVID-19, i classici raffreddori ed influenze stagionali sono tornati. E le restrizioni dovute alla pandemia ci hanno reso sicuramente più suscettibili. Il rostro sistema immunitario è in pratica “regredito”, in assenza di un’esposizione costante ai virus, i livelli anticorpi sono calati.
    Allora quali regole seguire? 
    Prima regola: idratarsi costantemente e bene (1 bel bicchier d’acqua ogni 1,5-2 ore). Il buon brodo della nonna, meglio se vegetale, ricco di minerali e vitamine, aiuta a prevenire la disidratazione e liberare le vie nasali (se bevuto caldo).
    Fibre, tante fibre, carboidrati e yogurt per sostenere al meglio la funzionalità del microbiota intestinale, direttamente responsabile del benessere generale e dell’azione immunitaria. E poi, come scordarsi della vecchia e cara vitamina C, un antiossidante playmaker del nostro organismo, di cui la frutta di stagione ne è ricca (arance, limoni, kaki, kiwi, broccoli!). Ma cosa evitare (durante tutto l’anno)? Tutto ciò che non fa parte di una dieta sana ed equilibrata (alcolici, cibi processati, fast-food), perché stare in forma tutto l’anno ci prepara ad affrontare l’indebolimento fisico dei mesi invernali e a prevenire gli attacchi influenzali.
  • Bando di Servizio Civile Universale

    Il Servizio Civile Universale è un’esperienza di impegno a favore della comunità che si realizza attraverso delle attività da svolgere per un anno all’interno di un ente pubblico o privato non profit. Possono partecipare tutti i giovani tra i 18 e i 29 anni non compiuti con cittadinanza italiana, europea o extracomunitaria (in regola con il permesso di soggiorno).

    Fino al 20 febbraio 2023 è possibile candidarsi a una delle tantissime posizioni offerte dall’associazione SCUBO. Un anno al servizio della comunità e maturare competenze certificate, un assegno da 444 € e un impegno di 25 ore di servizio per 5 giorni a settimana.

    Questi progetti sui servizi di Società Dolce a cui candidarti:
    Sicurezza e Qualità della vita per anziani e i loro familiari.
    Donne e minori: creare nuove consapevolezze.
    Stiamo vicino ai bambini più piccoli per accompagnarli nella crescita.
    Sicurezza e Qualità della vita per anziani e i loro familiari.
    Sostegno, inclusione, diritti: qualità della vita per le persone con disabilità.