Il Centro di Accoglienza Beltrame-Sabatucci accoglie persone adulte in condizione di marginalità e di grave esclusione sociale.
Il servizio prevede l’accoglienza di 99 persone così suddivise:
– 89 posti ordinari suddivisi in modalità di accoglienza h 12 e h 24;
– 1 posto letto «progetto dimittendi»;
– 5 posti letto «dimissioni protette»;
– 3 posti letto dedicati al Pronto Intervento Sociale (PRIS);
– 1 posto letto Città Prossima.

Dal 1 dicembre al 31 marzo il Centro mette a disposizione 25 posti letti aggiuntivi per il Piano Freddo.

Accoglienza Servizio H24.
Nella fascia oraria 8.30 -20.30 è garantita la presenza del supporto educativo.

n. 1 Coordinatore
n. 1 Vicecoordinatore
n. 5 Educatori Professionali Accoglienza
n. 3 Educatori professionali Laboratorio di Comunità
n. 4 Operatori Sociali (1 Oss + 3 Assistenti di Base)
n. 1 Ausiliario Sociale
n. 2 Ausiliarie addette alle pulizie

– Area Benessere Comune di Bologna (tutti i servizi coinvolti)
– Azienda Ausl e servizi di presa in carico (dipendenze, disabilità, assistenza domiciliare, ecc.)
– Università di Bologna
– Associazione Spazi Aperti – Associazione Naufragi
– Associazione Palestra Popolare Vag61
– Associazione Acquablu
– Associazione Campi Aperti
– Associazione Universo – Associazione Cirenaica
– Confraternita della misericordia
– Associazione Metamorfosi – Associazione Oltre
– Associazione Avvocati di Strada
– Associazione Senza Spine – Mercato Sonato
– Associazione Amorevole Compagnia Pneumatica
– Centro Sociale Vag61

Il Laboratorio di Comunità BelleTrame è nato all’interno del Centro G. Beltrame – F. Sabatucci nel 2017 attraverso il Programma europeo PON Metro (2014-2020) che ha permesso di stabilizzare il lavoro di comunità promosso dal centro già dal 2013.
L’obiettivo del Laboratorio è quello di riconoscere e valorizzare le cittadinanze possibili, a prescindere dalla condizione abitativa di ciascuno. Per questo il Laboratorio si propone come luogo di sperimentazione di progetti rivolti alla comunità attraverso la promozione di occasioni di scambio e interazione, ri-generando le risorse del territorio.

Attivo il progetto sperimentale Ciap – portiere di quartiere – attraverso un finanziamento dedicatoche prevede l’attivazione dei beneficiari per rispondere ai bisogni di piccole manutenzioni o mansioni quotidiane rilevate nel Rione Cirenaica dai cittadini.