• Le cure palliative sono un diritto umano

    Il XXVI Congresso Nazionale della SICP, tenutosi a Riccione dal 14 al 16 novembre 2019, ha avuto come fil rouge il tema “Le cure palliative sono un diritto umano”, come sancito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità/World Health Organization (OMS/WHO). Sancire le cure palliative come un diritto umano è stato un passo di enorme rilevanza perché ha comportato una loro definitiva collocazione nel cuore dei sistemi sanitari internazionali, indipendentemente dal grado di sviluppo socio-economico e dalla tipologia dei servizi sanitari delle varie nazioni. In altre parole, le cure palliative cessano di essere un settore periferico e opinabile della Medicina per assumere un ruolo centrale nei sistemi di cura poiché esse rappresentano l’unica risposta efficace alla transizione demografica (invecchiamento della popolazione) ed epidemiologica (prevalenza crescente delle patologie cronico-degenerative su quelle acute).
    Alla tre giorni è stato presentato anche il lavoro “STAGISTI IN HOSPICE – Esperienza di studio, umanità, relazione, condivisione, emozione” redatto da Samantha Sturaro (Coord. Infermieristico e tecnico), Alessandra Nesazio (Infermiera), Adriana Corbelli (Front Manager) e Sara Ori (Direttore Sanitario) – Hospice Villa Adalgisa, Ravenna

    Di seguito un estratto.
    Il lavoro presentato riguarda le esperienze di diversi operatori che, come scelta propria o dell’Ente formativo di riferimento, hanno effettuato uno stage presso l’Hospice, struttura privata, convenzionata e accreditata con il SSN che opera all’interno della rete delle cure palliative.
    Sin dall’apertura di Villa Adalgisa abbiamo sentito fortemente il desiderio di farci promotori dell’approccio assistenziale che le Cure Palliative propongono e promuovono, perché non rimanesse limitato ad alcuni luoghi privilegiati, come gli Hospice, ma potesse essere di ispirazione in tutti i setting di cura.
    Il nostro impegno in tal senso è cominciato già pochi mesi dopo l’apertura della struttura, con l’accoglienza dei primi studenti OSS e a giugno 2019 contiamo 44 stagisti tra OSS ed Infermieri. Sono una goccia nell’oceano forse, ma noi siamo orgogliosi di averla aggiunta.
    Il fil rouge del Congresso di quest’anno “Le cure palliative sono un diritto umano” ci ha portati ad una riflessione sul senso del nostro impegno e ci ha spinti a domandarci quale sia stato l’esito di un progetto che ha richiesto all’equipe un costante impegno di energie.
    Cosa è rimasto agli studenti dell’esperienza maturata a Villa Adalgisa?
    Abbiamo deciso di analizzarla, dando particolare risalto alla percezione che gli stessi hanno avuto in relazione all’importante aspetto dell’umanizzazione delle cure e quanto questa abbia potuto modificare/influenzare l’attività professionale nell’ambito di competenza, ma anche se e come lo stage abbia potuto modificare/influenzare qualche aspetto della vita personale degli stessi.
    Questo studio si è concretizzato attraverso la somministrazione di un questionario con domande a risposta multipla e aperta a tutti gli stagisti che hanno svolto ore di formazione presso la nostra struttura. Per ultima una domanda aperta che chiedeva loro di esprimere liberamente pensieri ed emozioni sull’esperienza vissuta.
    I dati sono stati successivamente raccolti e analizzati, dandoci modo di comprendere quanto, l’aver avuto la possibilità di svolgere formazione in Hospice, sia stato significativo per la loro crescita professionale e personale e per la scelta del percorso futuro.
    Il pensiero che abbiamo ritenuto maggiormente significativo è stato riportati per intero sul poster, mezzo prescelto per la presentazione di tale ricerca.

  • Ricordando Claudia

    Giovedì 28 novembre 2019 – ore 21.00
    Sala Corelli – Teatro Alighieri, Ravenna
    Concerto RICORDANDO CLAUDIA
    Cori e solisti “Chorus Fantasy” diretti da Annalisa Gardella

    Ingresso con offerta libera
    Le offerte saranno interamente devolute all’Hospice Villa Adalgisa

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  • RAVENNA: LE GIOVANI MIGRANTI DI CASA DUNYA PROTAGONISTE DELLA SETTIMANA CONTRO IL RAZZISMO

    Ad animare il cuore di Ravenna, in occasione della “Settimana di azione contro il razzismo”, svoltasi dal 16 al 25 marzo 2019, sono state la tenda berbera in piazza del Popolo e numerose iniziative, che hanno coinvolto scuole, associazioni, Università di Bologna, Fai.
    La parata per le vie del centro ha coinvolto il gruppo danza di Insieme Danzando, Danza Afro Ravenna di Acsd Takadum e le giovani ospiti di Casa Dunya, struttura di accoglienza per donne migranti gestita da Società Dolce.
    Protagonisti del dibattito “Le ragazze di Casa Dunya si raccontano”, ospiti e operatori  hanno risposto alle domande dei cittadini ravennati. Un buon modo per conoscersi, superando ostacoli culturali e per incontrarsi sugli aspetti comuni del quotidiano.
    Una giovane migrante ha invitato i presenti a costruire relazioni con le persone straniere, abbattere stereotipi e pregiudizi, mentre un’altra ragazza ha recitato una poesia scritta per l’occasione: Celebrity è il titolo ed esorta a non restare legati al passato, a ciò che ci è mancato, o che si è subito, ma a contare sulle proprie capacità, per costruire il futuro. Così tutto diventa possibile, anche diventare una celebrità!
    Al termine, lo spettacolo conclusivo dei gruppi Takadum, Katawhat e Spazio App and Up, sempre accompagnati dalle ragazze di Casa Dunya.
    Nella mattinata, studenti delle scuole superiori avevano incontrato ospiti e operatori del Centro per migranti, in un’ottica di educazione all’accoglienza.

  • Casa Dunya e Casa Maria alla settimana di azione contro il razzismo

    Una tenda berbera in Piazza del Popolo a Ravenna e tante iniziative animeranno la città e altri luoghi, in occasione della “Settimana di azione contro il razzismo” dal 16 al 28 marzo 2019.

    Una settimana ricca di arte, incontri e spazi dedicati ad approfondire, in maniera originale e innovativa, il tema del razzismo.

    Anche Casa Dunya e Casa Maria, centri di accoglienza gestiti da Società Dolce a Ravenna, parteciperanno all’iniziativa con tre eventi.
    Il 22 marzo, infatti, per il progetto “Cas.a Dolce Cas.a”, 40 studenti del Liceo Scientifico Oriani saranno ospiti per colazione a Casa Dunya.
    Nel pomeriggio invece le ragazze di Casa Dunya e Casa Maria riempiranno le strade di Ravenna con percussioni, ritmi e danze africane, grazie alla loro parata danzante organizzata da Società Dolce e Associazione Takadum. La giornata si concluderà con un interessante intervento presso la tenda berbera di Piazza del Popolo, dove le ospiti dei due centri di accoglienza racconteranno le loro storie, il loro percorso e le loro esperienze.

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  • DONNE A RUOTA LIBERA: IN BICI VERSO IL FUTURO

    La composizione di genere dei flussi migratori in Italia, evidenzia un aumento di presenza femminile, proveniente soprattutto dall’Africa. Un continente dove il 70% della popolazione vive in remote zone rurali e la bicicletta rappresenta il principale mezzo di trasporto.

    Lo sanno bene, le donne migranti ospiti di Casa Dunya, a Ravenna, che nel loro percorso d’integrazione avviato dagli educatori della cooperativa sociale Società Dolce, saranno facilitate a muoversi in città, grazie ad una donazione di biciclette.

    “Donne a ruota libera” è l’idea nata a quattro mani, tra Casa Dunya e la Casa delle Donne, presentata all’interno dell’iniziativa “Adotta un progetto” e scelta dall’ex farmacista Andrea Frontali, un comune cittadino, che ha voluto commemorare così la moglie purtroppo scomparsa.

    La consegna pubblica delle bici pubblica e si è tenuta il 27 febbraio, presso Riciclofficina, in via Grado, a Ravenna, alla presenza dell’assessora comunale alle Politiche Sociali e Immigrazione, Valentina Morigi, del benefattore Andrea Frontali, di Ionne Guerrini, della Casa delle Donne e di Stella Coppola, responsabile Area Centro di Società Dolce.

    Le bici, arrivate alle due Case di accoglienza per donne richiedenti asilo, Casa Dunya e Casa Maria, gestite da Società Dolce a Ravenna, sono sei, usate e ricostruite da Riciclofficina. Non solo mezzo di locomozione preferito e di apertura al territorio, ma anche occasione lavorativa per tre ragazze, che parteciperanno ad un percorso formativo per la riparazione di biciclette. E, per chi in bici ancora non sa andare, ci saranno lezioni di pedalata e di segnaletica.

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  • UN CONCERTO PIANISTICO PER L’HOSPICE DI RAVENNA

    Sarà la maestosa basilica di San Francesco, in via Guido da Polenta 6, a Ravenna, ad accogliere le musiche di Brahms, Debussy, Gounod, Caccini, per una buona causa.
    L’8 marzo, Giornata internazionale della Donna, alle ore 20.45, la chiesa che nel 1321 accolse le esequie di Dante Alighieri, ospiterà il concerto pianistico di Alessandra Ammara e Mary Veloce, con la partecipazione delle voci bianche Guido Novello e la voce e direzione coro di Elisabetta Agostini.
    Il biglietto costa 10 euro e il ricavato sarà interamente devoluto all’Hospice “Villa Adalgisa” di Ravenna, di Società Dolce. Per ricordare, l’8 marzo, che in Italia il tumore più frequente è diventato quello della mammella, con 52.800 nuovi casi stimati nel 2018.

    Prevendita e informazioni: ristorante Al Passatore (v. Guaccimanni, 76 – RA), o cell. 333-4695319.

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  • CAS.A DOLCE CAS.A: UN INCONTRO TRA STUDENTI E COETANEE RICHIEDENTI ASILO

    “Cosa fai, nel tempo libero?” chiede Andrea, 19 anni, a Purity, 20. Una domanda tra coetanei, per cercare affinità, se non fosse che Andrea è uno studente italiano dell’ultimo anno dell’Itis di Ravenna e Purity è una delle ragazze nigeriane richiedenti asilo, ospiti di Casa Maria e il quesito potrebbe implicare delle differenze. “Ascolto musica, mi piace ballare e lo faccio ogni volta che posso”, risponde la ragazza. Andrea sorride e tra i due giovani la barriera del pregiudizio è già caduta.

    Iniziano così, due ore di domande tra una decina di ragazze migranti e altri venti studenti, per conoscere una realtà difficile e stereotipata. Le prime rispondono alle curiosità dei loro ospiti, che vanno dalle materie studiate nei corsi professionali, al giudizio su Ravenna, al piatto italiano preferito. E se sul gradino più alto del podio ci sono i cappelletti, le giovani africane a loro volta chiedono ai ragazzi se siano contenti di accogliere nella loro città dei richiedenti asilo, ricevendo risposte affermative.

    “Lo scopo – racconta Soheila Soflai Sohee, coordinatrice del servizio della cooperativa sociale Società Dolce – è proprio quello di abbattere pregiudizi e false rappresentazioni del mondo dell’immigrazione. A Ravenna, Società Dolce gestisce due centri di accoglienza straordinaria e pensiamo importante avvicinare i giovani, con una conoscenza diretta.”

     

  • VILLA ADALGISA

    L’Hospice Villa Adalgisa è un centro residenziale di cure palliative, ma è da intendersi innanzitutto quale luogo di solidarietà, di aiuto e area di lavoro nella quale si incontrano precise conoscenze scientifiche e personalità esperte, inserite nel reale processo di continuità nell’assistenza ai malati e nel supporto al loro nucleo famigliare e affettivo.
    Si tratta del primo Hospice territoriale del distretto di Ravenna, aderente alla Rete delle Cure Palliative, reso possibile grazie dalla fattiva collaborazione tra Azienda USL di Ravenna, Società Dolce, Istituto Oncologico Romagnolo e Opera Santa Teresa del Bambin Gesù.
    La struttura, che si estende per oltre 1.100mq disposti su un unico piano, comprende: n. 17 camere singole e n. 1 camera doppia, area benessere, soggiorno polivalente, locale per l’accoglienza dei visitatori, cortile interno, cappella con sagrestia, ampio cortile esterno lungo tutto il perimetro dell’edificio.
    L’attività dell’Hospice Villa Adalgisa si svolge in regime h24 per 365 giorni all’anno.